Ormai da qualche settimana Sebastian Vettel non riesce a essere incisivo come vorrebbe in pista e, inevitabilmente, questo ha permesso a Lewis Hamilton di incrementare il suo vantaggio in classifica. Questa situazione ha generato il dubbio sulla difficoltà del tedesco di reggere alla pressione quando si arriva nella fase decisiva della stagione (una situazione simile si era verificata già un anno fa). Lui però ritiene di sapersi gestire autonomamente e di non avere bisogno del supporto di un mental coach.
La tensione inizia a farsi sentire
Il buon avvio di stagione avuto da Sebastian Vettel aveva fatto ben sperare i tifosi della Ferrari, desiderosi di poter festeggiare la conquista di un titolo che manca ormai dal 2007. Anche quest’anno, però, difficilmente l’obiettivo potrà essere raggiunto: nelle ultime gare il tedesco è stato protagonista di qualche errore e battuta d’arresto di troppo e ora deve recuperare uno svantaggio di ben 40 lunghezze da Lewis Hamilton.
Questa situazione non fa che caldeggiare l’idea di chi pensa che il numero cinque fatichi a gestire la pressione. In situazioni simili c’è chi è ricorso al mental coach, ma lui sostiene di non averne bisogno: “Certo che ho delle pressioni – ha ammesso ai microfoni della rivista tedesca Auto Bild -, ma la maggior parte delle volte sono io che le metto su me stesso: se sai cosa puoi fare e non lo raggiungi, non sei soddisfatto. Trovo l’idea molto interessante, ma non ho incontrato una persona che ritengo mi possa aiutare. Ho fatto un po’ di ricerche, quindi l’intero argomento non è passato inosservato. Quando hai dello stress, devi trovare un equilibrio. Ho sviluppato delle cose che funzionano per me e ho abbastanza autodisciplina, in modo da non essere confuso“.
“Critiche? Non mi interessano”
Vettel pensa di avere comunque trovato la soluzione migliore per non farsi condizionare eccessivamente da quanto accade in pista. Una volta sceso dalla sua monoposto, infatti, lui prova a pensare ad altro e a non lasciarsi condizionare dalle critiche: “Nel mio tempo libero leggo pochi articoli sulla F1 e di più sul calcio – prosegue -. Non permetto alle critiche di raggiungermi e questo mi salva mettendomi il cuore in pace. In generale il mio motto è ‘Non sei mai bravo come dicono le persone e non sei mai così mediocre come dicono’“.
Foto immagine in evidenza: Fox Sports Asia