La seconda giornata di test al Montmelò è stata incrinata da un intoppo inaspettato per la Ferrari, protagonista di un incidente alla curva 3 con Sebastian Vettel: il tedesco ha infatti perso il controllo della monoposto ed è finito contro le barriere. I tecnici hanno subito analizzato la situazione e sembra abbiano individuato la causa del problema, che sarebbe da imputare alla presenza di un detrito in pista fino alla rottura del cerchio sinistro. Il tedesco comunque non demorde e resta ottimista in vista della nuova stagione.
Un intoppo imprevisto
In casa Ferrari cresce l’adrenalina in vista della partenza della nuova stagione, al via dal 17 marzo in Australia. La scuderia di Maranello ha tutta l’intenzione di tornare a ridare soddisfazioni al proprio pubblico ed è ormai stanca di vedere la Mercedes vincere in modo quasi incontrastato. Proprio per questo particolare attenzione è stata data all’allestimento della SF90, anche se non tutto è andato come ci sarebbe aspettati in occasione dei test al Montmelò.
Sebastian Vettel nella giornata di ieri è infatti finito contro le barriere senza riuscire a frenare la sua corsa mentre stava imboccando la curva 3. I soccorsi sul circuito sono stati immediati, ma fortunatamente il tedesco non ha riportato conseguenze sul piano fisico. Fondamentale anche il lavoro dei tecnici del “Cavallino”, che si è messo al lavoro per capire cosa abbia provocato l’impatto.
“Non sappiamo molto più di chiunque altro sull’incidente: stavo entrando nella curva 3, ho sentito che qualcosa non andava sul lato anteriore sinistro della mia monoposto, ma a quel punto non c’era nulla che potessi fare per evitare l’impatto. Da quel momento sono diventato un passeggero fino all’impatto con le barriere, non avevo più alcun controllo sulla macchina – ha detto il pilota -. Ci stiamo concentrando sul cercare di individuare l’esatta natura del problema. Sarebbe stato più facile con una via di fuga più ampia, perché la maggior parte dei danni che ci sono sulla macchina sono dovuti alla botta contro le protezioni, quindi dobbiamo stare attenti a come valutare quanto troviamo di danneggiato per isolare il problema originario“.
Ottimisti ma con cautela
La voglia di fare bene a Maranello e dintorni non manca e i primi segnali emersi dalla nuova monoposto appaiono confortanti. Vettel, però, preferisce attendere prima di sbilanciarsi del tutto: “Il nostro obiettivo è di completare il programma previsto e aver fatto solo 40 giri in mattinata non è ottimale per noi: abbiamo perso tempo, ma nonostante questo resto fiducioso e ottimista, la sensazione è positiva, l’atmosfera nel team è molto buona, è un gruppo sereno ed è la base su cui poter costruire una buona stagione. Noi sappiamo cosa fare, ma la strada è lunga, siamo solo a febbraio e trovarsi in una buona posizione oggi non garantisce di ritrovarsi allo stesso posto tra qualche mese: la chiave sarà di riuscire a essere competitivi dalla prima gara alla numero 21, il resto sarà una conseguenza” – ha concluso.