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La stagione 2018 è ormai alle spalle e ancora una volta la Ferrari si trova a dover gestire l’ennesima delusione per non essere riuscita a ottenere un titolo che manca a Maranello ormai da troppo tempo. L’intera annata non è stata certamente semplice per la “Rossa”, che alla mancanza di continuità della monoposto guidata da Sebastian Vettel si è trovata a gestire un altro momento difficile: l’addio al presidente Sergio Marchionne, che si è spento a luglio in seguito a una malattia. A bocce ferme il tedesco riconosce come l’evento abbia avuto ripercussioni importanti anche sulle prestazioni.
Una perdita importante
Il ruolo del presidente in una scuderia non è mai semplice proprio perché è chiamato a momenti in cui è necessario incoraggiare i piloti per spronarli a dare il meglio e altri in cui deve invece indicare cosa non va per migliorare. Sergio Marchionne, pur non essendo riuscito a ottenere grandi soddisfazioni nel periodo trascorso alla guida della Ferrari, sembra essere però riuscito appieno in questo compito.
A confermarlo è la stima che ha saputo guadagnarsi da Sebastian Vettel, che a distanza di qualche tempo dalla sua scomparsa riconosce quanto sia stato importante: “Certamente si è trattato di una grande perdita – ha detto in occasione della sua partecipazione al Gala della FIA – ovviamente gli affari di tutti i giorni sono continuati. Penso che le persone sapessero qual era il loro lavoro e che cosa dovevano fare“.
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Il team ha però cercato di fare il massimo per regalargli vittorie importanti: “Per noi non è stato facile – ha proseguito Vettel – penso che abbiamo cercato di proseguire la stagione nel miglior modo possibile e abbiamo cercato di fare il nostro lavoro. Credo che sia quello che lui avrebbe voluto vedere”.
Un segno indelebile
Pur non essendo più tra noi, in casa Ferrari si è cercato di fare il possibile per onorare la memoria di Marchionne. Anche la decisione di puntare su Charles Leclerc era stata un’idea maturata prima nella sua mente. A Maranello si cercherà quindi di portare avanti quanto lui stesso aveva insegnato a tutto l’ambiente: ““Ci metteva sempre molta pressione addosso. Lo faceva per aiutarci e guidarci. La sua è stata una grande perdita, ma come squadra abbiamo cercato di rispondere e continuare a rispettare lui e la sua eredità ed è quello che proveremo a fare andando avanti”.
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