Fiorisce una magnifica rosa Rossa nel giardino Mercedes. Ha la forma della Ferrari SF71H di Sebastian Vettel: “Grazie ragazzi! Abbiamo vinto a casa loro!” per dirla con le parole del suo team radio successivo alla bandiera a scacchi. Una beffa giunta al termine di una gara avventurosa e piena di brividi, sia per i numerosi contatti occorsi in partenza, sia per la doppia Safety Car che ha rimescolato le carte in tavola a 15 giri dal termine e reso assai più incerto il risultato finale. Seb chiude primo davanti al rivale mondiale Lewis Hamilton, che qui giocava in casa e che sperava di centrare il successo numero sei, con Kimi Raikkonen a completare il podio mantenendo la posizione in griglia.
Partenza col botto
Il decimo round del tabellino stagionale di Formula Uno si apre con una partenza stentata di Hamilton. Pur partendo in pole, l’inglese fa pattinare troppo le ruote sul caldo asfalto di Silverstone: una esitazione fatidica, che sciaguratamente per lui corrisponde ad uno spunto velocissimo di Vettel, scattato secondo. Seb può prendersi con prepotenza la prima posizione sul rettilineo di lancio, allungando già dalle prime battute. Dietro lui, però, tanto polverone: Bottas infila il compagno ma rimane sull’esterno per proteggerlo da Raikkonen, che rimane in scia di Hamilton. La Ferrari del finlandese esce con più trazione della Mercedes che la precede in curva 2 e si lancia all’interno in curva 3. Hamilton stringe la sua linea, Kimi va in bloccaggio ma il contatto è inevitabile: la sua anteriore sinistra tallona la posteriore destra di Hamilton e lo lancia in un testacoda fuoripista. Nessun danno alle monoposto, per fortuna, ma Raikkonen per l’accaduto viene sanzionato di 10″ da scontare al primo pit-stop.
Not the start @LewisHamilton was dreaming of last night… #BritishGP ?? #F1 pic.twitter.com/IstbDgvY1I
— Formula 1 (@F1) 8 luglio 2018
Un recupero furioso
Inizia in salita l’appuntamento di casa di Hamilton, che rientrando in carreggiata è ultimo, mentre davanti Verstappen infila l’esitante Raikkonen e Vettel spinge fin da subito guadagnando nelle prime dieci tornate fino a 6″ su Bottas. Hamilton si lancia in una furiosa rimonta, riportandosi in un baleno in sesta posizione. Al primo giro di soste l’impressione è che Ferrari stia faticando sulla gestione dei pneumatici, Bottas si è avvicinato tantissimo e il gap è sceso sui 2″5. Dal muretto rosso mandano Kimi in undercut. Il finlandese sconta la sanzione comminatagli e appena rientra in pista è immediatamente dietro il trenino Red Bull.
Le due Safety
Ai -20 la gara cambia: Ericcson si dimentica di disabilitare il DRS nel settore 1. La sua Alfa Sauber diventa incontrollabile e finisce a muro ad oltre 300 km/h. Safety Car immediata! Vettel, che fin lì era saldamente in testa, viene richiamato ai box così come Raikkonen e Verstappen. Gomma soft per tutti e tre. Alla ripartenza è dunque Bottas davanti, con Seb schiacciato a sandwich tra le due Frecce Argento. Il finlandese della Mercedes è però abile a strappare bene, allunga e si difende. Ma tempo neppure un giro ed il regime di Safety Car è già richiamato per via dell’incidente tra Sainz e Grosejean.
Epilogo al vetriolo
Il secondo re-start non è brillante come il primo per Bottas. Vettel si mantiene in scia e a 5 giri dal termine lo sorpassa con una manovra incredibile, un gesto da manuale dell’automobilismo, infilando il rivale all’interno con una sterzata fulminea che non ammette risposte. A quel punto Bottas cede il passo ad Hamilton, che da ultimo che era ad inizio GP si ritrova adesso secondo. Ma non finisce qui: Raikkonen, che nel frattempo ha scavalcato Verstappen, trova le energie per sopravanzare Bottas e prendersi un meritatissimo podio. Un Verstappen che, occorre sottolineare, se inizialmente ha entusiasmato resistendo all’assalto di Raikkonen al primo restart con una reazione bellissima ed un contro-sorpasso impossibile, ha poi deluso al secondo restart. L’olandese, una volta infilato, è finito prima in testacoda e poi è stato costretto al ritiro per danni alla monoposto.
Ordine di arrivo: Vettel, Hamilton, Raikkonen, Bottas, Ricciardo, Hulkenberg, Ocon, Alonso (ancora in top ten), Magnussen, Gasly, Perez, Vandoorne, Stroll, Sirotkin. Charles Leclerc, che combatteva per la settima posizione, è stato fermato da un problema tecnico alla sua Sauber fuoriuscendo dal primo pit-stop.