Tutto è iniziato in una modesta cittadina dell’Assia, a 20 minuti d’auto da quell’Hockeneim che tante gioie e dolori ha regalato agli appassionati di Formula Uno. Heppeneim, per la precisione. Prima il kart a pedali, poi quello a motori, quindi la Formula 3 e infine la Formula Uno: il cammino di Sebastian Vettel è stato quello di un campione dal talento cristallino sbocciato già dall’infanzia, quando chi lo vide in corsa, per grinta e intelligenza, non esitò a soprannominarlo “Baby-Schumi”. Il paragone con Schumacher, d’altronde, era ovvio per chi si affacciava al motorsport sul finire degli anni novanta, nondimeno in Germania.
L’approdo nella massima serie risale al 2006, sotto l’egida della BMW Sauber come terzo pilota. Il debutto avviene nella stagione successiva, subentrando all’infortunato Kubica e piazzandosi subito in ottava posizione. Nello stesso anno, però, Vettel passa alla Toro Rosso come prima guida, per poi continuare la sua carriera in Red Bull, per un sodalizio che sopravvivrà dal 2009 al 2014, impreziosito da ben quattro titoli iridati. Con l’avvento dell’era ibrida, in barba alla forte crisi tecnica di Maranello, sceglie di vestire il rosso ed entrare nella Scuderia Ferrari.
Personalità acuta e sui generis, Seb è tutto fuorché stereotipo. Non ama i social network e la vita mondana, è sposato con Hanna Prater, sua fidanzata dai tempi della scuola, ed è molto legato a papà Norbert, carpentiere, che gli ha trasmesso la passione per i motori. Nel 2005, senza un appuntamento, si presentò a Milton Keynes, nella sede Red Bull con una richiesta piuttosto caustica: “Salve, sono uno dei piloti del Red Bull Junior Team, posso farmi un giro?”.
E insomma data la sua carriera e la sua storia di campione in Formula Uno ci è sembrato doveroso offrigli un tributo ricostruendo le 5 più belle vittorie della sua carriera: