La Ferrari si appresta, con una certa pressione, al GP di Spagna. Dopo aver portato a casa solamente due terzi posti nelle prime 3 gare, nell’ultimo GP di Azerbaijan, la Ferrari conquista solamente la terza piazza con Sebastian Vettel mentre il monegasco Charles Leclerc si posiziona quinto nonostante l’incidente in qualifica. Alcuni criticano le prestazioni non all’altezza di Vettel, altri gli errori di inesperienza del giovane Leclerc.
Diversamente la pensa l’ex pilota Jacques Villeneuve, figlio di Gilles, che in un’intervista rilasciata a Motorsport.com spezza una lancia a favore dei due piloti mentre critica le scelte fatte dalla Ferrari: “Leclerc è veloce e pronto. È la Ferrari a non essere pronta per il tipo di situazione in cui si trova”. E su Vettel: “Sebastian ha bisogno di sapere di essere amato dal team, dai fan. E tutto questo, in questa stagione, non c’è più”.
Villeneuve, bastonate alla Ferrari
Dopo l’addio di Kimi Raikkonen, il team principal Mattia Binotto ha voluto rendere chiari, sin dal giorno della presentazione della SF90, i ruoli all’interno della squadra confermando Vettel come prima guida, almeno per l’inizio stagione. Nonostante ciò, le prestazioni dei due piloti Ferrari sembrano andare in conflitto con le gerarchie, in quanto il giovane pilota monegasco ha dimostrato di essere in molte circostanze molto più veloce del tedesco, il quale ha avuto parecchie difficoltà da inizio stagione. Villeneuve infatti esalta le potenzialità del giovane pilota: “Guardando dalla prospettiva di Leclerc, è davvero fantastico essere in Ferrari già quest’anno, per lui è meraviglioso, e sta mostrando sin da subito di essere molto veloce”.
Secondo il canadese la Ferrari ha sbagliato a mandare via Raikkonen, perché questa scelta avrebbe rotto degli equilibri formatisi dopo 4 anni di convivenza tra il finlandese e l’attuale prima guida: “La Ferrari aveva già Leclerc, dunque avrebbe potuto fargli un contratto per il 2020 e 2021 e tenere un’altra stagione Raikkonen, perché questo era l’anno giusto per dare l’assalto ai titoli. Sarebbero stati tutti felici, senza dover anticipare i tempi e sbilanciare gli equilibri”. E aggiunge: “Vettel deve essere coccolato per rendere e con Raikkonen il team avrebbe avuto più stabilità per dare la lotta ai titoli, così come ha fatto la Mercedes”.
Le analogie con il passato di Vettel
Nella stessa intervista, Villeneuve si è soffermato sul passato del pilota tedesco in RedBull: “Guardando le cose dal punto di vista della Ferrari, bisogna tenere conto del passato di Vettel e dobbiamo ricordare quando in Red Bull c’era ancora Sebastian e arrivò Ricciardo”. Infatti, non è la prima volta che il 4 volte campione del mondo subisce psicologicamente l’arrivo di un giovane pilota all’interno del team. L’allora 25enne Australiano Daniel Ricciardo, approdato nel team di Milton Keynes dopo 4 titoli piloti consecutivi vinti da Seb, si mostrò subito competitivo, terminando la stagione con ben 8 podi contro i 4 del suo compagno di squadra, che non riuscì mai a vincere un gran premio.
Il confronto con la Mercedes
In tutt’altro modo procede il mondiale della Mercedes che ha all’attivo 4 podi su 4 gare, con entrambi i piloti che si sono alternati fra primo e secondo posto. Secondo Jacques, le scelte adottate dai campioni del mondo in carica sui suoi piloti sarebbero da prendere come esempio: “Guardate cosa hanno fatto in Mercedes e guardate quanto sta andando forte quest’anno. Se avessero messo Ocon al posto di Bottas, Lewis avrebbe reagito allo stesso modo, cercando di mangiarlo vivo subito, di distruggerlo”. Il canadese infatti si riferisce alle voci dello scorso anno su un eventuale passaggio di Esteban Ocon alla Mercedes, subito smentite dal prolungamento di contratto per Valtteri Bottas che è servito a dare continuità ad una squadra già ben consolidata e vincente.
E, riferendosi alla stagione 2016 nella quale Nico Rosberg, compagno di Lewis, vinse il mondiale piloti, conclude: “Con Bottas c’è rispetto e anche se entrambi hanno 2 vittorie, Lewis non sembra affatto essere sconvolto. Questo non è successo con Rosberg, ad esempio”.