WEC a Imola: Toyota e BMW davanti a tutti

WEC a Imola: Toyota e BMW davanti a tutti

Ritorna la categoria endurance con il secondo appuntamento della WEC a Imola nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari dopo il primo appuntamento del Qatar del 2 marzo.

Tripletta Ferrari nelle qualifiche della WEC a Imola

La pista di Imola ha visto brillare le Ferrari durante la seconda tappa del WEC 2024, con Antonio Fuoco al volante della Rossa #50, che divide con Miguel Molina e Nicklas Nielsen, che ha conquistato la pole position con un tempo di 1’29″466. Ha preceduto di 419 millesimi la vettura gialla #83, guidata da Robert Shwartzman, condivisa con Robert Kubica e Yifei Ye, mentre la #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi si è classificata terza, a 487 millesimi di distacco. Questa tripletta era attesa, considerando i risultati delle prove libere che hanno visto sempre una Ferrari al comando.

La quarta posizione è stata ottenuta dalla Porsche #6 di Kevin Estre, leader del campionato, davanti alla gemella #5 di Matt Campbell. Le Toyota di Kobayashi e Hartley si sono piazzate per la partenza rispettivamente sesta e ottava .

Il nuovo formato di qualifica prevede due sessioni consecutive, con i migliori dieci della prima che accedono alla Hyperpole per determinare le prime cinque file. Fuoco ha confermato la sua abilità nel giro secco, firmando il tempo più veloce in entrambe le sessioni e superando di oltre quattro decimi i compagni di marca Shwartzman e Pier Guidi.

“Il giro veloce è stato speciale per i nostri tifosi, che ci danno una spinta extra. Tre Ferrari nei primi tre posti dimostrano il grande lavoro che abbiamo fatto” – A. Fuoco

La migliore Porsche ha un distacco di 635 millesimi, mentre la migliore Toyota è distante 944 millesimi.

L’equilibrio del campionato è stato confermato dai tempi ravvicinati, con le dieci vetture in Hyperpole racchiuse in poco più di un secondo. Tra queste, si è distinta la BMW #20 di René Rast, settima in griglia. Fuori dalla top 10 si sono piazzate la Cadillac (12°), entrambe le nuove Peugeot (14° e 15°), la Lamborghini SC63 (16°), le due Alpine (17° e 18°) e Isotta Fraschini, ultima.

La gara 6 ore WEC a Imola

La partenza del WEC 2024 a Imola è stata concitata, con ben trentasette vetture che si sono strette nella prima variante del Tamburello. Qui è scoppiato un tamponamento a catena: la BMW #15 di Wittman ha urtato la Peugeot #94 di Paul di Resta, che a sua volta ha colpito l’Alpine #36 di Vaxiviere. Tutte e tre le Hypercar coinvolte hanno dovuto fermarsi ai box per riparazioni.

Le tre Ferrari hanno avuto una partenza pulita: Nielsen sulla #50 ha preso il comando, seguito da Giovinazzi sulla #51, che ha superato alla prima variante Kubica sulla #83.

I contatti iniziali hanno portato l’ingresso della Safety Car, ma una volta rimosso il blocco, le Ferrari sono ripartite senza intoppi. Dietro di loro, la Porsche di Vanthoor, la Toyota di Conway e la Porsche di Makowiecki seguivano da vicino.

Dopo un’ora, le posizioni in testa alla gara erano rimaste fisse, con le tre Ferrari al comando con la Toyota di Conway che sembrava imbottigliata tra le due Porsche.

Nel frattempo, le GT3 hanno iniziato i rientri ai box per i rifornimenti, creando traffico in pista. Anche le Ferrari hanno effettuato i loro rifornimenti, con Nielsen che ha sostituito uno pneumatico posteriore sinistro. Giovinazzi e Kubica hanno invece effettuato solo il rifornimento.

Dopo i pit stop, la Ferrari di Giovinazzi si è trovata in testa, seguita dalla Porsche di Vanthoor e dalla Toyota di Conway. Dietro di loro, c’erano la Ferrari di Kubica, la Porsche di Makowiecki e la Ferrari di Nielsen, che ha perso la leadership a causa di un pit stop più lungo. Tuttavia, la Ferrari di Kubica è stata penalizzata con un drive through per un sorpasso sotto Full Course Yellow, facendola scivolare in nona posizione.

Dopo due ore, la Ferrari #51 era ancora al comando, seguita dalla gemella #50 di Nielsen. Dietro di loro, la Toyota GR010 #7 con De Vries appena salito a bordo.

Durante la quarta ora di gara, la Ferrari #51 di Calado si mantiene in testa, mentre la #50 scivola indietro con pneumatici più consumati.

Molina difende a lungo la posizione sulla Toyota #7 di De Vries, ma alla fine il pilota della Toyota riesce a superarlo alla staccata del Tamburello. Poco dopo, un’Isotta Fraschini va contro le barriere alla Variante Gresini, causando la neutralizzazione della gara. Tutte le vetture di testa rientrano ai box, ma le Ferrari perdono qualche secondo in più rispetto agli altri concorrenti.

Quando la gara riprende sotto il regime di Safety Car, inizia anche a piovere sul circuito. Kobayashi sulla Toyota ha difficoltà sulla pista bagnata e Fuoco approfitta per riportare la Ferrari #50 in testa. La Toyota #7 guida la classifica, seguita dalla Porsche #6 e dalla seconda Toyota, mentre le Ferrari si trovano in sesta, settima e ottava posizione. Con il circuito sempre più bagnato, le Ferrari sono costrette a montare pneumatici full wet più tardi del previsto, perdendo terreno rispetto alla concorrenza.

Nella categoria GT3 dopo 4 ore da segnalare la BMW di Valentino Rossi in testa grazie alla pioggia e alle neutralizzazioni che mescolano le carte e hanno spodestato la Porsche #92, a lungo in testa alla corsa. I nuovi leader sono Valentino Rossi, Maxime Martin e Ahmad Al Harty sulla #46, davanti alla vettura gemella #31 e alla Porsche #92. Rimasta in corsa per la vittoria anche la Ferrari #54 di AF Corse, mentre la McLaren #95 chiude la top-5.

Conclusione della Endurance a Imola

Sul finire della giornata la pioggia ha reso nuovamente la pista di Imola insidiosa, con diversi piloti GT e Hypercar che finiscono lunghi nelle varianti rese scivolose dal maltempo. Anche la BMW #15 e la Porsche Proton #99 ne sono vittime. La BMW #20 si distingue, saldamente quarta e in lotta per il podio con la Toyota di Hartley. Nel frattempo, Antonio Fuoco ha avuto la meglio sulla Ferrari #50 di Calado. In GT3, Farfus prende il comando con la sua BMW.

Nell’ultima ora di gara, con una pista ancora scivolosa seppur senza pioggia Fuoco rifornisce e monta slick, rientrando sesto. Kobayashi su Toyota #7 è saldamente in testa, seguito dalla Porsche di Estre, che però deve scontare una penalità. La Ferrari di Pier Guidi è terza con gomme da bagnato.

La spuntano infine Toyota e Bmw, con una gara dominata e stravolta in vari momenti dal maltempo che non ha permesso a nessuno dei piloti un’interpretazione netta delle condizioni ottimali.