Michael Schumacher ha lasciato un segno indelebile nella storia della Formula Uno non solo per le vittorie ottenute (sette titoli mondiali non sono certo da tutti), ma anche per la determinazione unità alla lealtà nei confronti degli avversari che non sono mai mancate. Proprio ora che ricorre il quinto anniversario dal terribile incidente sugli sci riflettere su quanto sia difficile riuscire a ritrovare talenti del suo calibro nel Circus. Ad avere un pensiero per il tedesco è anche Toto Wolff, che riconosce quanto il lavoro svolto dall’ex ferrarista sia stato fondamentale per i risultati che la Mercedes sta ottenendo in questi anni.
La leadership di un campione
Ormai dal 2014 la Mercedes vince ininterrottamente il titolo costruttori e anche in questa stagione si è registrato un dominio delle Frecce d’Argento culminato con la conquista del Mondiale da parte di Lewis Hamilton. Riuscire ad arginare la supremazia della scuderia tedesca sembra al momento quasi impossibile, anche se Ferrari e Red Bull vogliono provare a metterla in difficoltà già nella prossima annata.
Arrivare a ottenere questi risultati è stato per tutt’altro che semplice, ma anzi è stato frutto di un duro lavoro di cui ora si stanno raccogliendo finalmente i frutti. A sottolinearlo è il team principal Toto Wolff, che individua il merito di un personaggio tutt’altro che di secondo piano nella storia della Formula Uno: Michael Schumacher.
“Michael è sempre presente nella mia vita personale e in quella della Mercedes” –ha sottolineato in un’intervista al quotidiano tedesco Bild -. Pensiamo sempre a lui. Per me è il pilota più eccezionale di tutti i tempi, ha una personalità incredibile. Michael è uno dei padri fondatori del recente successo della Mercedes in Formula 1 e ha contribuito a creare queste strutture dal 2010 al 2012 (periodo in cui ha gareggiato per il team di Brackley, ndr)”.
In attesa dell’erede
A breve potremmo avere anche un nuovo Schumacher nel Circus, anche se per ora Wolff preferisce non sbilanciarsi troppo. Il figlio Mick per ora sembra promettere bene, ma il dirigente Mercedes preferisce essere cauto sul ragazzo: “Gli ho già offerto un contratto? Ha vinto il suo titolo di Formula 3 con un motore Mercedes, ma per ora dobbiamo dargli il tempo di crescere e migliorare” – ha concluso.
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