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Amianto ad Arese: assolti ex manager di Fiat, Alfa Romeo e Lancia

Ex Stabilimento di Arese, credits by Andrea Timpanaro

Assoluzione completa. L’appello ha confermato la sentenza del Tribunale per gli ex vertici di Fiat, Alfa Romeo e Lancia. I manager infatti erano sotto processo in merito a una quindicina di casi di operai dello stabilimento di Arese morti per forme tumorali. Nessuna correlazione con l’esposizione all’amianto, secondo i giudici, e assoluzione completa per Paolo Cantarella, Giorgio Garuzzo, Pietro Fusato e altri due manager di Alfa Romeo.

Arese, uno stabilimento che profuma di storia

La sentenza di assoluzione era arrivata nel 2017. L’accusa aveva chiesto la condanna dei vertici perché non hanno adottato tutte le misure necessarie alla prevenzione e alla protezione dei lavoratori dal rischio amianto. Secondo i giudici invece, i decessi per tumore polmonare o mesotelioma pleurico non avevano correlazioni certe con l’amianto presente nello stabilimento Alfa Romeo di Arese tra la 1970 e il 1990.

In quegli anni, lo stabilimento Alfa Romeo di Arese era uno dei capisaldi del settore automobilistico italiano. 22.400 dipendenti, milioni di automobili prodotte, un giro d’affari da capogiro. In 26 anni di attività, lo stabilimento è stato un simbolo di potenza, produzione ed efficienza. Ma anche di morte. Sono 15 gli operai che hanno perso la vita per forme tumorali, per alcuni riconducibili alla presenza di amianto nello stabilimento. Ma la Corte d’Appello ha confermato il contrario.

Le reazioni

“Quello che è successo all’Alfa ci riguarda – dice la sindaca di Arese Michela Palestra a margine della pronuncia della sentenza – in questo processo alcune famiglie sono state risarcite e sono uscite dal procedimento, altre sono state colpite da un grave lutto e non ottengono da questo processo alcuna risposta sulle responsabilità.

“Vogliamo giustizia per gli operai morti” dice la voce inascoltata di Corrado Delle Donne, ex operaio e rappresentante dei Cobas. Ora ci sarà l’ultimo grado di giudizio, la Cassazione. Le famiglie degli operai morti dovranno trovare ulteriori prove di correlazione tra le forme tumorali e l’amianto presente ad Arese.

Immagine in alto: Ex Stabilimento di Arese, credits by Andrea Timpanaro 2014