Fare il possibile per ridurre le distrazioni è fondamentale quando ci si mette al volante se si vuole fare il possibile per viaggiare in assoluta sicurezza per se stessi e per gli altri. Un importante aiuto per raggiungere questo scopo può venire anche dai cosiddetti sistemi di assistenza alla guida, ormai disponibili anche in molti modelli di piccole dimensioni proprio perché ritenuti imprescindibili dalla maggior parte delle case automobilistiche.
Tra i comportamenti che sono però spesso oggetto di discussione c’è l’uso del cellulare, un dispositivo di cui troppo spesso non si può fare a meno ma che riduce il livello di attenzione quando si è alla guida. A sorpresa, sembra però profilarsi una novità che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile: il divieto totale di utilizzo starebbe per scomparire del tutto.
Una norma che sembrava impossibile
L’articolo 173 del Codice della Strada vieta severamente l’uso del cellulare mentre si è alla guida di un qualunque veicolo a motore su strada. Più volte negli ultimi mesi si è parlato di una sua modifica, ma volto soprattutto a rendere ancora più rigide le sanzioni nei confronti dei trasgressori.
Inaspettatamente, però, lo scenario potrebbe cambiare. Il relatore della Lega, Giuseppe Donina, è infatti convinto di come non sia possibile impedire senza mezzi termini di poter utilizzare lo smartphone. La sua proposta appare davvero destinata a fare discutere: “Non si può inibire del tutto l’uso del cellulare alla guida, quello che deve passare è il messaggio: non ci si può distrarre, ma è diverso se, per esempio si controlla lo smartphone per verificare la direzione che si sta prendendo, il percorso, o per consultare i social network”.
Se davvero la sua idea venisse accolta, non solo la norma cambierebbe, ma verrebbero inseriti alcuni “paletti” in grado di stabilire le situazioni in cui avere un telefono tra le mani sia comunque consentito.
Le proteste non mancano
Come era facile immaginare, gli esponenti disposti a mettersi sul piede di guerra per far sì che questa modifica non possa entrare in vigore non sono mancati. Sono infatti i numeri a dare man forte a questa corrente di pensiero: sono ancora troppi gli incidenti, spesso anche mortali, che si verificano sulle nostre strade quando si è impegnati in una conversazione telefonica.
“Siamo oramai all’assurdo – è il pensiero del Codacons -. È semplicemente vergognoso affermare che vi siano differenze a seconda del fatto che il cellulare venga usato per parlare o per chattare sui social network. L’utilizzo del telefonino alla guida è sempre pericoloso perché crea distrazione in ogni caso, indipendentemente dal fatto che si invii un messaggio, si risponda ad una telefonata, o si consulti un social network o una mappa stradale.
La riforma del Codice della strada, se verranno fissati paletti che limitano i divieti, perderà così qualsiasi utilità, e sarà del tutto impossibile per le forze dell’ordine sanzionare gli automobilisti colti col telefonino in mano, perché non potranno essere accertati i motivi che hanno determinato l’uso del cellulare alla guida.
Pertanto, se sarà prevista nel Codice la possibilità di usare i telefonini per consultare social network e altre app, denunceremo i parlamentari responsabili della norma per attentato alla sicurezza dei trasporti, considerate le pesanti ripercussioni che la misura avrà sul fronte della sicurezza stradale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche l’Unione Consumatori: “Un distinguo assurdo, privo di fondamento e basi logiche – ha detto il presidente Massimiliano Dona-. Se uno distoglie lo sguardo dalla strada, aumenta il rischio di incidenti indipendentemente dal motivo per cui lo fa, sia che lo faccia per fare un sms che per impostare il navigatore o vedere il percorso”.