Codice della strada: autovelox in città, revisioni e molte altre novità

Codice della strada: autovelox in città, revisioni e molte altre novità

Il Codice della Strada potrebbe subire presto delle importanti modifiche. L’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), attraverso il suo Ufficio Studi, parla dell’arrivo di una vera e propria “mini riforma” del Codice stradale.

I cambiamenti importanti dovrebbero essere stati introdotti nel disegno di legge di conversione del decreto Semplificazione, vagliato e approvato dal Senato. Tra le novità la possibilità d’installare autovelox urbani e molta attenzione verso i ciclisti.

Con queste nuove disposizioni il Governo, quindi, continua la promozione della mobilità green, già favorita dal bonus bicicletta.

Autovelox anche nelle strade urbane

Secondo l’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), gli automobilisti italiani devono tenersi pronti ad una mini rivoluzione. Si parte con la possibilità di installare degli autovelox anche nelle strade urbane, quindi in città e nei quartieri. Questa possibilità verrà data al Prefetto, che potrà scegliere le postazioni più adatte per evitare incidenti e tutelare i pedoni.

Sempre con lo stesso scopo, si potrà procedere alla creazione di “zone scolastiche“. Queste aree speciali saranno delimitate da appositi cartelli e poste vicino ad edifici scolastici. Il sindaco potrà decidere di limitare o interdire la circolazione, la sosta e la fermata in queste zone in determinate fasce orarie per tutti i veicoli o alcuni, tranne autobus e scuolabus.

Maggiori poteri di sanzione ai dipendenti comunali, che potranno perfino decidere la rimozione dei veicoli che ostacolano il servizio di pulizia delle strade o di smaltimento dei rifiuti. Anche i dipendenti dei trasporti pubblici con funzione di controllo avranno nuovi poteri contro chi sosta nelle corsie preferenziali.

L’attenzione ai ciclisti

Le modifiche al Codice della Strada, anche a seguito della promozione della mobilità green, porrebbero molta attenzione al mondo dei ciclisti.

Verranno create dellestrade urbane ciclabili“, in cui il limite massimo sarà di 30 km/h e le biciclette avranno la priorità. Ma si potranno istituire anche le “corsie bici-bus“, in cui circoleranno i ciclisti e i mezzi pubblici, tranne i tram.

Infine nelle strade in cui il limite massimo è di 30 km/h, le biciclette potranno procedere su corsie a doppio senso, anche se gli altri veicoli saranno limitati a un senso unico.

Le altre novità

Le modifiche al Codice stradale prevederebbero altri importanti novità. Intanto gli scooter a tre ruote riacquisteranno la possibilità di circolare in autostrada.

Ma ancora verranno rimandate le scadenze delle revisioni. Tutte quelle da effettuare entro il 31.07.2020 saranno valide fino al 31.10.2020, mentre le revisioni in scadenza al 30.09.2020 saranno prorogate fino al 31.12.2020. Ancora le vetture con revisione valida fino al 31.12.2020 avranno un nuovo termine ultimo il 28.02.2021.

Nuove mansioni anche per gli ausiliari del traffico, che potranno avere potere sanzionatorio contro le soste illegali.

Le dichiarazioni del presidente Asaps

Una vera e propria miniriforma del codice della strada che va a tutela degli utenti più deboli come i pedoni e i ciclisti, così descrive le novità introdotte dal dl semplificazioni Giordano Biserni, presidente ASAPS.

Delle novità che guardano alla mobilità green e alla sicurezza, ma che non soddisfano del tutto l’associazione: “Ci aspettavamo però almeno la sospensione della patente alla prima violazione per chi utilizza il cellulare alla guida proposta sempre invocata ma di cui si è persa completamente traccia“. E ancora: “Altre novità in materia di modifiche ad alcune criticità su omicidio stradale e lesioni stradali, sull’uso “tutelato” degli etilometri per un più efficace contrasto all’alcol e misure finalmente serie al dilagante contrasto all’uso di droghe alla guida”.

Il presidente ha voluto sottolineare cosa, secondo il suo punto di vista, risulta mancare nei provvedimenti: “Servono non solo nuove regole a tutela dei più deboli ma anche più divise sulle strade, non solo facoltà ai dipendenti comunali e delle municipalizzate. Intanto si riduce sempre di più la presenza della Polizia Stradale sulle strade statali e provinciali le più micidiali in assoluto“.