Il Coronavirus è diventato per tutti una realtà con cui fare i conti, particolarmente negli ultimi giorni, e anche la filiera dell’automobile – settore nevralgico per l’economia del paese – si appresta a gestire l’emergenza.
Il comunicato di FCA sugli stabilimenti italiani
Dell’11 marzo 2020 è il comunicato di Fiat Chrysler Automobiles che annuncia misure eccezionali per siti produttivi della penisola. Il gruppo italo-americano ha dato notizia che “tutti i principali stabilimenti italiani del Gruppo saranno coinvolti in interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori.”
Stando a quanto riportato da La Repubblica, saranno temporaneamente chiusi gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco (da mercoledì 11 a venerdì 13), Melfi (da giovedì 12 a sabato 14) e Cassino (venerdì 13 e sabato 14).
Rimarranno normalmente aperte le altre strutture di FCA, implementando protocolli per mantenere alte sicurezza e igiene e incoraggiando lo smart working da casa.
La filiera dell’automotive rallenta
FCA non è naturalmente l’unica ad aver preso contromisure per reagire ad un’emergenza che interessa ormai da vicino l’intero comparto automotive nazionale.
SEVEL – cocontrollata FCA-PSA – chiuderà in concerto con la casa madre il proprio stabilimento di Atessa, in Abruzzo, tra giovedì 12 e sabato 14.
La Maserati, stando a quanto riporta Quattroruote, continua cautamente la propria attività nel Modenese, sottoponendo visitatori e fornitori a rigide misure di controllo e favorendo lo smart working.
Con un comunicato stampa, Ferrari ha annunciato di aver “messo in atto ulteriori e ancora più rigorose misure di prevenzione per garantire i più alti standard sanitari, alla luce del decreto del Governo Italiano dell’11 marzo 2020 relativo al COVID-19. La presenza dei lavoratori negli stabilimenti di Maranello e Modena è stata ridotta al minimo, mentre la restante parte dei dipendenti lavora da remoto, in linea con la lettera e lo spirito del decreto“.
A monte chiudono le proprie strutture le lombarde Polini Motori e MTA, mentre Pirelli rallenta la produzione nel proprio stabilimento di Settimo Torinese dopo un caso positivo al Covid-19.
Ma anche a valle le conseguenze si fanno sentire. Ieri sera – 10 marzo – il Gruppo Autotorino – il più grande concessionario italiano – nella persona del presidente Plinio Vanini, ha annunciato con un video su Facebook la chiusura di tutte le sedi italiane.