Uno stabilimento in Europa di FCA potrebbe fermarsi a causa del Coronavirus. La notizia sarebbe stata diffusa dallo stesso CEO del Gruppo, Mike Manley. Ma questa non è l’unica novità che riguarda il colosso. Infatti, FCA ha raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate che aveva segnalato al colosso dell’automotive di aver sottostimato l’acquisizione di Chrysler. A riferire la notizia dell’accordo raggiunto è stato Richard Palmer, il Chief Financial Officer di FCA, ai microfoni del Financial Times.
La minaccia del Coronavirus su uno stabilimento europeo FCA
La notizia dell’accordo raggiunto tra FCA e Agenzia delle entrate non è l’unica che riguarda il colosso dell’automotive. Il Coronavirus potrebbe minacciare uno stabilimento europeo FCA.
Il rischio è che venga compromessa l’importazione di alcuni componenti dalla Cina e che lo stabilimento sia costretto a uno stop. La notizia sarebbe stata data dallo stesso Mike Manley durante la presentazione dei conti del 2019. Il CEO avrebbe informato della presenza di un team incaricato di monitorare la situazione e il possibile aggravarsi dell’emergenza sanitaria. Le conseguenze di uno stop di questo tipo non sarebbero al momento “calcolabili”, come si legge su Ansa. Ma FCA non sarebbe l’unico colosso dell’automotive ad affrontare il problema del Coronavirus, infatti, anche la Hyundai starebbe affrontando difficoltà simili.
L’accordo tra FCA e l’Agenzia delle Entrate
Richard Palmer, CFO di FCA, ha spiegato al Financial Times che il Gruppo ha raggiunto con l’Agenzia delle Entrate un accordo. Come si legge su Il Sole 24 ore, sarebbero 730 milioni di euro i soldi pattuiti e riconosciuti da FCA all’Agenzia. Non ci sarebbe stato alcun impatto sul bilancio dell’azienda, come ha spiegato Palmer, perché la transazione sarebbe stata finalizzata senza l’imposizione del pagamento in contanti o penalità. Intanto, durante la presentazione dei conti del 2019, Mike Manley, CEO di FCA, avrebbe annunciato che la fusione con PSA potrebbe arrivare entro la fine del 2020 e l’inizio del 2021.