Ad appena cinque giorni di distanza dall’appello del direttore generale dell’ACEA (Association des constructeurs européens d’automobiles) Huitema, la filiera dell’auto si rivolge di nuovo alla Commissione Europea. Lo scorso 25 marzo, con una lettera, i presidenti di ACEA, CLEPA, ETRMA e CECRA hanno invitato la Commissione a prendere misure straordinarie per la tutela del settore auto e hanno richiesto un confronto urgente con la presidente von der Leyen.
Le richieste del settore auto
La lettera dei presidenti di ACEA, CLEPA (Comité de Liaison Européen des Fabricants d’Equipements et de Pièces Automobiles), ETRMA (European Tyre & Rubber Manufacturers’ Association) e CLEPA (Conseil Européen du Commerce et de la Réparation Automobiles) contiene alcune richieste specifiche alla Commissione Europea mirate a dare ossigeno al settore auto in affanno.
In particolare, le associazioni richiedono alla Commissione di rivedere le scadenze attualmente contenute in leggi e regolamenti UE, poiché con produzione, sviluppo, testing e omologazione fermi, non potrebbero adeguarsi come preventivato ai nuovi parametri previsti. Il passaggio, sebbene sia po’ sibillino, allude principalmente al nuovo regolamento UE sulle emissioni di CO2 in vigore dal primo gennaio di quest’anno e chiede essenzialmente una dilazione dei tempi per l’adeguamento da parte delle aziende, data la situazione.
Altra misura richiesta dalle associazioni alla Commissione Europea è quella di pensare già ad una strategia per la ripresa graduale delle attività , in particolare delineando delle linee guida di sicurezza e igiene, rispettando le quali sarà possibile riaprire stabilimenti, siti produttivi e concessionari contemporaneamente in tutta l’UE.
Altra richiesta della filiera è quella di garantire maggiore liquidità alle compagnie tramite la Banca Europea per gli Investimenti: “Crediamo che si dovrebbe fare di più per rendere disponibile liquidità alle compagnie, grandi e piccole“.
L’apprezzamento per le disposizioni già prese
Sebbene per le associazioni si possa fare comunque di più, la filiera dell’auto non manca tuttavia di riconoscere alla Commissione Europea quanto è già stato fatto.
Sulla lettera si legge: “Accogliamo con favore l’adozione da parte della commissione di un’impalcatura temporanea di aiuti di stato, la raccomandazione (agli stati, ndr) di attivare la clausola generale al patto di stabilità e la proposta di stanziare 37 miliardi di euro […] per la lotta contro la crisi del Coronavirus e accogliamo con favore anche le iniziative prese dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca Europea per gli Investimenti per mantenere liquidità nel sistema finanziario e nell’economia“. Le associazioni riservano alcune parole di apprezzamento inoltre all’impegno della commissione nella difesa del mercato unico.
ACEA, CLEPA, ETRMA e CECRA si dicono infine pronte a sedersi ad un tavolo per un confronto diretto con i vertici UE sulla questione.
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