Nell’ultimo periodo i furti di marmitte in Italia sono aumentati vertiginosamente. Il motivo è da rintracciare nel valore in denaro che i catalizzatori hanno sul mercato. Il fenomeno si sta allargando sempre di più, specialmente in Italia. Non è un caso che i furti di marmitte siano i più diffusi, inoltre, è meglio sapere e conoscere quali modelli di auto rientrano nel mirino dei ladri, per poterli prevenire.
Furti di marmitte: perchè avvengono e in che modo
Rispetto al furto della auto, non è un caso che i ladri si concentrino a rubare per lo più le marmitte e non un qualsiasi altro pezzo. Il motivo è che le marmitte contengono metalli preziosi che fruttano molto se rivenduti. I catalizzatori, soprattutto quelli appartenenti alle auto moderne, hanno una buona percentuale di palladio, rodio e platino. La ragione, però, non è solo da rintracciare nei metalli ma anche nella facilità e rapidità con cui avviene il furto. Il ladro non ha bisogno di smontare la marmitta, la strappa senza troppi riguardi impiegando pochi minuti per portare a termine il reato. Non ci sono dunque sistemi sofisticati e non servono; ecco perché i furti di marmitte sono i più diffusi.
Furti di marmitte: quali sono le auto più a rischio
Non tutte le auto sono interessate da questo “fenomeno”. Infatti, ai ladri interessano solo le marmitte che contengono metalli pregiati che solitamente sono le più moderne, quelle più “anziane” non sono molto appetibili quindi rischiano notevolmente di meno. Che siano Euro 4, Euro 5 o Euro 6, senza dubbio le auto nel mirino dei ladri di marmitte sono i Suv e le Smart che hanno evidentemente più presenza di rodio e platino.
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