La Formula 1 cancella il GP in Russia e, quindi, la tappa a Sochi prevista per settembre dal calendario del Mondiale 2022. I team sono tutti d’accordo con queste decisione, tanto che prima del verdetto ufficiale dei vertici, Vettel aveva già deciso di non correre in quel tracciato. Una presa di coscienza morale e non diplomatica, quella di F1 che non appoggia questo conflitto.
Vettel aveva già dichiarato che non avrebbe corso
Mentre F1 stava ancora esaminando da lontano la situazione prima di prendere posizioni, quella di Vettel era già molto chiara. Il pilota tedesco di Aston Martin non avrebbe corso in Russia, a prescindere dalla decisione del Mondiale. Come riporta Fan Page, Vettel giorni fa dichiarava: “Non parteciperò al Gran Premio in Russia, sono sconvolto. Per quanto mi riguarda, credo non si debba andare a correre in Russia e non andrò. Mi dispiace per le persone innocenti che stanno perdendo la vita a causa di una leadership folle. Noi piloti parleremo di questa cosa ma la mia decisione è già presa”. La decisione è stata poi presa, ma il pilota tedesco non avrebbe corso a Sochi in ogni caso, come risposta morale ad una guerra che ritiene ingiusta.
F1 cancella il GP in Russia: la nota ufficiale
F1 ha deciso di cancellare la tappa a Sochi, che doveva tenersi il 25 settembre. La posizione di non gareggiare in Russia è stata condivisa da tutte le leadership del motosport. La nota ufficiale, riportata dalla Gazzetta, recita: “Il Campionato del mondo di F1 visita paesi di tutto il mondo con una visione positiva per unire le persone e le nazioni. Osserviamo gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e speriamo in una soluzione rapida e pacifica alla situazione attuale. Giovedì sera la F1, la FIA e le squadre hanno discusso la posizione del nostro sport e la conclusione, inclusa l’opinione di tutte le parti interessate, è che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali“.
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