
Che cosa può davvero ribaltare una stagione di Formula 1? Il Gran Premio d’Olanda ha dato una risposta chiara, tra emozioni, sorprese e delusioni. Oscar Piastri ha guidato la McLaren a un successo mai messo in discussione, mentre la Ferrari ha vissuto una domenica da dimenticare.
Quali sono stati i momenti chiave di una gara incandescente, e come cambierà il volto del campionato dopo Zandvoort?
- Piastri trionfa dalla pole, gestendo la pressione fino alla bandiera a scacchi
- Doppio ritiro Ferrari tra errori e contatti cruciali
- Hadjar conquista il primo podio in carriera
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Piastri imprendibile in testa: McLaren si conferma regina
L’inizio del Gran Premio d’Olanda ha visto Oscar Piastri difendere la pole position con freddezza e decisione. La McLaren, con un assetto perfetto per le condizioni variabili di Zandvoort, ha permesso all’australiano di controllare ogni fase della gara.
Piastri ha saputo gestire i cambi di grip, scegliendo il momento giusto per le gomme slick. L’ultimo stint lo ha visto resistere al rientro del compagno Norris, abile nel recupero ma tradito da un guasto. Una gara dominata dall’inizio alla fine, segno di una crescita tecnica e di squadra ormai solida.
Nel finale, la sicurezza nei sorpassi e la freddezza nelle ripartenze dietro Safety Car hanno fatto la differenza. Piastri conquista così la nona vittoria della carriera, consolidando la leadership McLaren.
Ferrari: errori e incidenti, cosa non ha funzionato?
Weekend da incubo per la Ferrari, che ha perso entrambe le monoposto tra errori e sfortuna. Charles Leclerc è stato protagonista di un contatto fatale con Antonelli, appena rientrato dal secondo pit stop. La manovra ha compromesso la sua gara, costringendolo al ritiro.
Il giovane Mercedes è stato penalizzato, ma la delusione in casa Ferrari è stata doppia. Lewis Hamilton ha perso il controllo della vettura sul bagnato, finendo contro le barriere alla curva tre. Una giornata segnata da strategie incerte e difficoltà di adattamento.
Le due Safety Car hanno cambiato le carte in tavola, ma la Ferrari non è mai riuscita a ritrovare il ritmo. La vigilia di Monza è carica di interrogativi e tensione.

Podio inedito: Verstappen si conferma, Hadjar sorprende
Alle spalle del vincitore, Max Verstappen ha capitalizzato ogni occasione, chiudendo secondo davanti al pubblico di casa. La sua Red Bull è stata costante, senza errori, e il risultato replica quello già ottenuto nel 2024.
Spettacolare il debutto sul podio di Isack Hadjar. Il rookie franco-algerino della Racing Bulls ha sfruttato una partenza perfetta e una gestione impeccabile della pressione. Un risultato che vale oro per il giovane pilota.
Russell e Albon hanno completato la top five, dimostrando solidità e strategia. La zona punti è stata animata da sorpassi decisi e colpi di scena fino all’ultimo giro.
Safety Car e caotici cambi di posizione
Le due uscite della Safety Car hanno reso la gara imprevedibile. I team hanno dovuto ricalibrare strategie e tempistiche dei pit stop. L’ingresso in pista della vettura di sicurezza ha favorito alcuni piloti, mentre altri hanno perso posizioni preziose.
Una McLaren da battere?
La supremazia tecnica della McLaren mette pressione agli avversari. La gestione delle gomme e le scelte di assetto hanno dato a Piastri un vantaggio decisivo. I rivali dovranno rispondere già dal prossimo appuntamento.
Quali risposte potrà dare Monza dopo la crisi Ferrari?
La prossima tappa sarà Monza, dove la Ferrari cercherà riscatto davanti ai tifosi di casa. Dopo un GP olandese così difficile, la domanda è inevitabile: riuscirà Maranello a reagire?
Sarà fondamentale capire se la Scuderia saprà superare le difficoltà tecniche e psicologiche. Il GP d’Italia promette già scintille e tensione.
Riflessioni verso Monza
Il paddock resta in fermento. Con McLaren protagonista e Ferrari costretta a inseguire, il prossimo weekend potrebbe riscrivere le gerarchie. Quale sarà la risposta dei piloti e dei team?
- Formula 1, GP Olanda: pole a Piastri davanti a Norris, Verstappen terzo
- Formula 1, GP Olanda: Norris ancora davanti, Alonso si inserisce tra le McLaren nelle FP2
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