Dopo essersi riunita in un Consiglio per esaminare la richiesta dell’Ucraina, la FIA ha deciso di non escludere i piloti russi dalle competizioni F1. Mazepin dunque, potrà correre normalmente ma, nonostante la mancata esclusione i piloti russi dovranno rispettare due condizioni.
I piloti russi potranno correre ma a due condizioni: ecco quali
La FIA ha disposto che i piloti russi e bielorussi potranno gareggiare in F1 ma solo se rimarranno neutrali e sotto la bandiera della federazione, rinunciando a qualsiasi parte politica. Come riporta Fan Page, il comunicato annuncia: “Piloti russi e bielorussi, singoli concorrenti hanno la possibilità di partecipare a competizioni internazionali solo in qualità di pilota neutrale e potranno concorrere sotto la ‘bandiera della FIA‘, previo impegno specifico e adesione ai principi FIA di pace e neutralità politica“. Secondo queste disposizioni, Mazepin potrebbe gareggiare se lasciasse la Haas e corresse sotto il nome di FIA, rinunciando ad appartenere alla Federazione russa fino alla fine della guerra. Il team non ha ancora annunciato nessuna decisione in merito a Nikita, dunque, la sua posizione per il Mondiale 2022 rimane ancora in bilico.
La Gran Bretagna vieta ai piloti russi di gareggiare presso il circuito di Silverstone
Nonostante la decisione di FIA, la Gran Bretagna ha optato per una linea più dura escludendo piloti e squadre russe dal circuito di Silverstone. Una tappa sicuramente molto importante per la sua storicità, prevista a luglio in base al calendario del Mondiale 2022. Dunque, se anche Mazepin riuscisse a gareggiare in F1 non potrebbe comunque correre in Gran Bretagna. La federazione anglosassone ha accolto in pieno la richiesta da parte dell’Ucraina di escludere la Russia dalle competizioni, almeno fino al termine del conflitto.
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