Carlos Sainz si è classificato al terzo posto al GP d’Arabia. Il pilota della Ferrari, però, poteva mirare a risultati migliori se non fossero state commesse alcune irregolarità da parte di Red Bull che lo hanno penalizzato. Alcuni comportamenti di Verstappen e Perez non sono stati sanzionati nel modo giusto e hanno riscritto la gara a proprio favore in ben due occasioni.
Sainz rallenta per evitare uno scontro con Verstappen
Nonostante sia arrivato terzo alla seconda tappa del Mondiale 2022, il pilota ha molti rimpianti. Secondo Sainz, per ben due occasioni i piloti Red Bull lo avrebbero penalizzato con comportamenti sanzionabili. La prima occasione riguarda senza dubbio ciò che è accaduto al rientro dai box, dopo l’incidente di Latifi. Il pilota della Ferrari è stato costretto a frenare per evitare uno scontro con Verstappen che, in modo incauto, stava lasciando la sosta per tornare in pista. Questo primo episodio non è passato inosservato alla scuderia che, come riporta Fan Page, ha commentato: “A me personalmente dispiace per l’unsafe release di Max su Carlos al pit stop. Se Carlos non rallenta gli va addosso. I dati della telemetria sono evidenti secondo noi. Abbiamo subito comunicato l’episodio alla Direzione Gara, ma non hanno ritenuto che ci fossero gli estremi per la penalizzazione”.
Mancata precedenza da parte di Perez: l’irregolarità non concede a Sainz di superare Verstappen
L’altra irregolarità denunciata da Carlos Sainz è avvenuta in occasione della curva successiva al momento dell’uscita dalla corsia dei box. Perez avrebbe dovuto dare la precedenza al pilota Ferrari, ma con una manovra irregolare si è posto davanti. A questo punto la FIA è intervenuta e la Red Bull ha consegnato il posto che spettava a Sainz, ma solo dopo la fine del regime di Safety Car, non dando a Sainz la possibilità di superare Verstappen. Il campione del team cavallino è rimasto molto amareggiato dall’accaduto: “Mi hanno tolto la possibilità di superare Verstappen. Non ho capito perché non mi abbiano fatto passare durante il regime di Safety Car, a volte la FIA fa cose che nessuno capisce“.
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