Non ci sono dubbi che la sorpresa del Motomondiale finora è stata Fabio Quartararo, esploso sulla M1 del team Petronas in maniera tanto graduale quanto impressionante. Il francesino è riuscito a centrare già tre pole position, cogliendo per due volte il podio, e attirando su di sé l’attenzione dei media e soprattutto della Yamaha, che sembra aver trovato in casa il prossimo pilota da far salire sulla moto ufficiale.
Fabio Quartararo aspetta il momento della consacrazione: “Voglio lottare con Marquez e Rossi”
Fabio Quartararo è definitivamente sbocciato, dimostrando una guida fluida ed efficace, che in certi aspetti ricorda quella di Jorge Lorenzo. Il 20enne rookie della Yamaha sembra essere fatto della stessa pasta dei grandi campioni, ma per fare il salto di qualità definitivo manca ancora la vittoria, che Quartararo spera di ottenere battendo uno dei grandi nomi della MotoGP. Le parole riportate dalla Gazzetta dello Sport fanno capire una volta di più, l’ambizione del 20enne pilota: “Non sono ancora riuscito a fare una grande battaglia con piloti come Marquez o Rossi e non vedo davvero l’ora che arrivi questa chance nelle prossime gare”.
Quartararo sceglie il suo momento preferito finora in stagione: “Il momento che mi ha sorpreso di più è stato quando mi sono trovato in testa alla corsa ad Assen: all’improvviso non c’era nessuno davanti a me, ed era qualcosa di speciale. Credo sia stata la mia gara migliore, ho lottato con Marquez e Viñales per il podio, ma poi ho avuto molto dolore al braccio che per fortuna non mi ha impedito di salire sul podio”.
Il rookie tiene i piedi per terra: “C’è ancora tanto da imparare”
Quello che di Fabio Quartararo ha impressionato, oltra la velocità, è la maturità con la quale sta attraversando la sua prima stagione in MotoGP. Lo dimostrano le parole ed il modo con cui il pilota Yamaha si presenta alla stampa: “La prima parte di stagione è stata davvero positiva, ho fatto un bel lavoro e imparato velocemente. In squadra mi sento come in una famiglia, abbiamo vinto e perso insieme e non potrei essere più felice del mio gruppo. Le lezioni più importanti sono legate al time attack, totalmente diverso dalla Moto2, a come ottenere il massimo dalle gomme e come superare gestendo velocità e freni. Però c’è ancora tanto da imparare dai migliori”.
Credits foto in alto: Pagina Facebook Yamaha Petronas