Chi ha un veicolo e ne desidera acquistare uno nuovo dovrà incappare nella rottamazione. Rottamare un veicolo ha dei costi, una documentazione da presentare e anche degli incentivi a seconda della situazione. Conoscere le regole di questa pratica è necessario per non incedere in sanzione o problemi di vario genere.
Come ottenere in modo corretto la rottamazione
Per procedere alla rottamazione è necessario essere provvisti di alcuni documenti, altrimenti non è possibile avviare la pratica. Per rottamare un veicolo occorrono obbligatoriamente certificato di proprietà, carta di circolazione, targa anteriore e targa posteriore. Una volta in possesso di questi documenti si incarica la concessionaria, dove si acquista la nuova auto, di procedere alla pratica. Sarà quest’ultima infatti a dover rilasciare il certificato di rottamazione e portare il veicolo vecchio a demolirlo. Se invece si vuole rottamare senza acquistare un auto nuova, a questo punto ci si deve far carico personalmente di tutte le procedure, recandosi in un centro di autodemolizione.
Costi e incentivi della rottamazione
La rottamazione non è altro che la demolizione di una vettura vecchia per ottenere uno sconto dal venditore della nuova vettura. Anche la rottamazione ha dei costi a seconda della situazione. In generale il costo va dai 70 ai 150 perchè sono obbligatorie delle piccole tasse. Se si è in possesso di un veicolo di proprietà sarà necessario pagare 32 euro di bollo e 13,50 euro per emolumenti ACI. Inoltre, si potrebbe dover pagare anche il trasporto del veicolo che va portato con carro attrezzi presso il centro di demolizione. Nonostante questo, con la legge di Bilancio 2021 esistono comunque degli incentivi che ammortizzano i costi. In base al Bonus legato all’ISEE si potrà usufruire di un Ecobonus che dipende dai valori di emissioni di CO2 della vettura. Il governo ha dunque stanziato dei fondi per incentivi di vario genere, per controllare se si ha diritto a uno sconto e di quanto è necessario visitare il sito ufficiale di Ecobonus.
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