Fare il possibile, anche con un contributo personale, per provare a ridurre l’inquinamento per far sì che tutti ne possano trarre beneficio: questa è ormai una prerogativa a cui nessuno può sottrarsi. E a Torino hanno deciso di muoversi in maniera attiva attraverso un’idea proposta dalle associazioni ambientaliste con una lettera inviata alla sindaca Chiara Appendino e al governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio: la proposta è di introdurre nuovi limiti che spingano tutti gli automobilisti a diminuire la velocità per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli.
Un problema da risolvere
Ormai da qualche tempo le case automobilistiche si stanno muovendo attivamente realizzando vetture caratterizzate da consumi ridotti e basse emissioni. Ma la situazione sta riguardando anche i fornitori di energia, che propongono offerte che consentono a chi le sottoscrive di avere la garanzia di consumare solo energia prodotta da fonti rinnovabili.
A Torino sono ben 11 le associazioni ambientaliste e i comitati green che hanno voluto prendere contatto con la sindaca Chiara Appendino e con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, proponendo quella che ritengono possa essere una ricetta che potrebbe permettere di ottenere risultati importanti. L’idea che vogliono lanciare prevede di diminuire la velocità quando ci si mette al volante per far sì che tutti ne possano trarre giovamento. “Vi chiediamo di ridurre la velocità massima sulle autostrade del Piemonte a 110 chilometri orari, sulla tangenziale di Torino a 90 e di introdurre una velocità massima di 20 km/h nei controviali di Torino, con priorità a pedoni e mezzi non motorizzati” – si legge nella lettera inviata dalle associazioni ambientaliste anche ai presidenti dei gruppi consiliari, regionali e comunali.
L’efficacia della proposta è supportata dallo studio dell’Agenzia europea per l’ambiente dal titolo Do lower speed limits on motorways reduce fuel consumption and pollutant emissions?. Qui si sottolinea come “una riduzione della velocità intorno a 80-90 chilometri orari possa portare a riduzioni delle emissioni dal 5% al 25%, a seconda della sostanza inquinante considerata. Basterebbe quindi rallentare la velocità dei veicoli del 15 per cento nelle autostrade piemontesi, del 30 per cento nella tangenziale di Torino e del 60 lungo i controviali della città (nella maggior parte dei quali non si può andare oltre i 50 l’ora)”.
Dalle parole ai fatti
Proprio pochi giorni fa il capoluogo piemontese è stato teatro di una manifestazione organizzata dai ragazzi di Fridays for Future volta a sensibilizzare sulla crisi climatica e ambientale a cui non è voluta mancare nemmeno Greta Thunberg. L’attenzione mostrata dai media nei confronti dell’evento, complice anche la presenza della ragazzina, è stata certamente importante, ma questo serve a poco, come sottolineano i firmatari della missiva, se non si fa qualcosa in prima persona.
“Molti di voi hanno espresso il loro apprezzamento per le sue posizioni e per il lavoro di sensibilizzazione sulla crisi climatica e ambientale svolto dal movimento Fridays For Future – si legge -. È un’occasione per dimostrare che quelle parole non erano frutto di opportunismo e ipocrisia. Considerate le affermazioni di autorevoli rappresentanti del governo, e la recente dichiarazione di emergenza climatica del Parlamento, riteniamo che il clima politico sia propizio per una rapida costruzione del consenso istituzionale necessario all’attuazione delle misure da noi proposte”.
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