Il giorno dell’esordio del Gt World Challenge Valentino Rossi, alla guida della sua Audi del Team WRT, percorre la pit-lane senza riuscire a trovare il suo box per il pit-stop, e decide di tirare dritto rientrando in pista.
Nonostante il comportamento brillante e ineccepibile durante la corsa, con tempi e abilità degni di piloti con più esperienza nel GT, l’errore ha fruttato il 17° posto alla fine della gara.
Due errori in pochi secondi
Dopo la MotoGP, il Dottore apre la sua prima esperienza come pilota automobilistico alla guida della sua Audi #46 del Team WRT. Mentre in pista gira la Safety Car per un altro incidente, molti piloti vengono richiamati ai box per un pit-stop. In particolare, Valentino Rossi in quell’occasione avrebbe dovuto cedere il volante a Frédéric Vervisch ma non riesce a vedere il meccanico con la paletta alzata, uscito in ritardo a causa di un’altra auto che gli ha bloccato il passaggio, e continua a percorrere la pit-lane tornando poi in pista per un altro giro. Quando poi la sosta riesce, Rossi, forse per l’agitazione e per l’inesperienza, sgancia la propria cintura di sicurezza pochi attimi prima del dovuto e togliendo le mani dal volante, ricevendo una reprimenda dalla Direzione Gara.
Il commento di Valentino Rossi sull’accaduto
Si tratta sicuramente di un episodio spiacevole per un mito della MotoGP e instancabile perfezionista. Il post-gara ha dato la possibilità al pilota di Tavullia di riflettere sull’accaduto. Come si legge sul Corriere della Sera, Valentino Rossi commenta amareggiato, anche se con il sorriso sulle labbra: “Ho imparato un sacco di cose anche se in pista c’è un gran caos. Però, che peccato. Un errore stupido ci ha fatto perdere un sacco di tempo“.
Infatti, anche se Vervisch ce l’ha messa tutta correndo come un forsennato per recuperare, la 3 Ore di Imola si è conclusa con un 17° posto per la vettura, mentre l’altra Audi WRT #32 condotta da Vanthoor, Van Der Lindee e Weerts ha portato a casa la vittoria. “Ho imparato tante cose positive“, dichiara Valentino, consapevole che alcuni errori, all’inizio, è normale commetterli.
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