La Red Bull Racing ha concluso un’avventura veramente “spaziale” eseguendo un pit stop a gravità zero all’interno della Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center, in Russia. Un esperimento sicuramente unico e le immagini pubblicate sui canali social della scuderia austriaca lasciano di stucco.
L’esperimento “stellare” di Red Bull
Dopo i pit stop velocissimi in Formula Uno, la Red Bull Racing si è cimentata anche in un esperimento a gravità zero che lascia semplicemente a bocca aperta. Il team ha scelto di usare per questa strana prova la vettura RB1 del 2005 perché rispetto alle monoposto successive è più leggera e sottile e quindi in grado di offrire più spazio di manovra al team di meccanici. Le riprese sono state realizzate dal regista Andreas Bruns che ha potuto filmare, per ragioni di carattere tecnico, solo 15 secondi di filmato alla volta.
Joe Robinson, il capo meccanico del support team Red Bull, ha messo in luce quanto l’esperimento del pit stop senza forza di gravità sia stato complesso: “Realizzi quanto conti sulla gravità quando non ce l’hai! Qualcosa di semplice come stringere un dado della ruota diventa molto difficile quando l’auto fluttua e l’unico controllo che eserciti è attraverso la rigidità delle caviglie infilate in cinghie agganciate al pavimento. Ti sfida a pensare e ad agire in modo diverso ed è stato geniale“. Il team si è allenato a lungo prima di riuscire nell’impresa e il regista ha infine commentato: “Quindi, quale sarà lo step successivo, voleremo sulla Luna..?“.
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Foto in alto: fotogramma Aston Martin Red Bull Racing Instagram