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Fermato per eccesso di velocità ma era “posseduto dallo spirito di Schumacher”

schumacher

Sono ormai trascorsi diversi anni dal momento in cui Michael Schumacher ha appeso il casco al chiodo, ma il tedesco continua a essere uno dei piloti più amati e un vero esempio a cui ispirarsi per i giovani piloti. Questo però non deve ovviamente valere per chi circola regolarmente con la propria vettura, chiamato a dover viaggiare a velocità decisamente più moderata.

Un’idea che forse non deve essere rimasta tanto nella mente di un 47enne, fermato in Francia per eccesso di velocità. Non è questo tuttavia l’elemento particolare, infatti l’uomo ha utilizzato una scusa davvero particolare: era posseduto dallo spirito di Michael Schumacher.

Un’automobilista un po’ troppo spericolato

Ogni appassionato di motori finisce spesso per essere amante anche dell’alta velocità, ma deve ovviamente avere la consapevolezza di come non sia possibile ripetere le gesta dei campioni che tanto amiamo. Chi è abituato a circolare con la propria vettura, anche se questa è dotata di un motore potente, è infatti tenuto a rispettare il Codice della Strada. Ciò non è accaduto lo scorso settembre a Banyuls-sur-Mer, come raccontato dal quotidiano L’independant e ha davvero del surreale. Il conducente, beccato a una velocità non consentita, ha addotto una motivazione davvero particolare per spiegare il suo stile di guida decisamente troppo sopra le righe: “Sono posseduto dallo spirito di Schumacher“. Insomma, sarebbe stata “un’entità” al di sopra di lui a spingerlo ad agire in questo modo.

Questa non era però l’unica scorrettezza commessa dall’uomo: durante il controllo è infatti stato trovato in possesso di un alto quantitativo di cannabis destinata a “uso personale”.

“Michael mi obbliga a guidare come un pazzo”

L’accaduto ha avuto così uno strascico anche sul piano giuridico. Nemmeno la necessità di dover deporre davanti a un giudice ha però fatto desistere l’uomo, che ha utilizzato la stessa scusa anche in aula.

L’uomo ha infatti sottolineato come il suo comportamento scorretto non dipendesse dalla sua volontà. “Il problema – ha spiegato l’imputato nel corso della sua deposizione – è che a volte sono posseduto da certe personalità. Come Michael Schumacher che mi obbliga a guidare come un pazzo. Non è colpa mia. Sapevo che c’erano gli agenti, ma era più forte di me. Sono gli spiriti che decidono”.

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La condanna del giudice è stata inevitabile (Foto: Pixabay)

E non è finita qui. Per giustificare il suo “potere” ha dato anche degli esempi concreti. “Ad esempio sono stato io a donare la Coppa del Mondo di calcio alla Francia. E sono stati gli spiriti a rivelarmi che Marine Le Pen avrebbe vinto le Europee e che diventerà la prossima Presidente della Francia” – ha sottolineato.

La condanna è stata però una naturale conseguenza: secondo la sentenza è stato infatti condannato a 18 mesi di prigione, con la condizionale.