La città di Torino è da tempo legata al mondo dell’automobile e non è un caso quindi che si sia deciso di intitolare una via a Carlo Abarth, fondatore della leggendaria casa automobilistica dello scorpione che quest’anno festeggia 70 anni. La scelta è ricaduta su un tratto di via Anselmetti. Per chi conosce il capoluogo piemontese è impossibile non notare che si tratta di una zona strategica: la strada si trova infatti nel quartiere di Mirafiori sud, tra il Centro stile, l’Heritage hub e il quartiere generale Abarth.
Una via per Carlo Abarth
Chi ama la velocità e le vetture sportive non può non avere apprezzato i modelli targati Abarth, la casa automobilistica fondata nel 1949 con un intento chiaro: rendere più veloci e grintosi quei modelli di auto che, a prima vista, potevano sembrare “normali”. Infatti, un’attenzione particolare è stata sempre riservata alle utilitarie, quelle vetture ideali per girare nel traffico cittadino ma ordinarie, a cui Abarth ha saputo conferire un po’ di sprint in più.
La scelta di intitolare al fondatore dell’Abarth una via di Torino non può che essere interpretata quindi come un onore per chi in azienda sta cercando di portare avanti la sua eredità, ovvero Luca Napolitano, a capo di Emea Fiat and Abarth brands, che ha così commentato l’iniziativa: “È la dimostrazione di quanto la città sia legata alla nostra storia, uno spunto per guardare al futuro di questa marca con passione ed energia rinnovata. Un momento indimenticabile, che chiude nel migliore dei modi l’anno di festeggiamenti. Abbiamo fatto il record storico delle vendite, con 25 mila unità vendute nel 2018, e sul fronte delle vittorie la 124 Rally ha portato a casa, per la prima volta, il campionato europeo e del mondo nella categoria Rgt“.
Il sogno di Anneliese Abarth: un museo dedicato al marito
La moglie di Carlo Abarth, Anneliese, ora presidente della fondazione dedicata al marito, ha però in mente un progetto che sembra ancora più prezioso per onorare la memoria del marito. Il sogno della donna è infatti quello di realizzare un museo che possa far conoscere anche alle giovani generazioni quanto da lui fatto per il mondo dei motori.
La donna ha infatti affermato: “Sono molto emozionata e credo sia giusto che Carlo venga ricordato con una strada a Torino. Una cosa che mi spiace è che non esista ancora un museo Carlo Abarth, questo è il mio sogno e lavoro su questo progetto. Credo che Torino sia la città giusta per ospitarlo, qui c’è la Abarth e tutta la vita che Carlo a vissuto“.
Foto in alto: Twitter Abarth UK