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Ciao Piaggio rubato in Liguria viene ritrovato 34 anni dopo in Puglia

Ciao Piaggio rubato in Liguria viene ritrovato 34 anni dopo in Puglia

Il ritrovamento del Piaggio Ciao è avvenuto la sera dello scorso 20 febbraio, ad opera della polizia municipale di Manduria, in provincia di Taranto. Un singolare viaggio tanto nello spazio – dalle rive del Mar Ligure a quelle dello Ionio – quanto nel tempo, dato che il motorino era stato rubato nell’ormai lontano 1986.

Le circostanze del ritrovamento

Come riporta Il Fatto quotidiano, l’inusuale ritrovamento è avvenuto in occasione di un controllo di routine da parte delle forze dell’ordine. Gli agenti della polizia municipale di Manduria (TA), infatti, erano intervenuti la sera del 20 febbraio per fermare un motociclista, sprovvisto di casco, che sfrecciava superando il limite di velocità per le vie del centro abitato, a bordo di un Piaggio Ciao di colore bianco.

Una volta fermato il conducente, un uomo di 28 anni del vicino paese di Avetrana sprovvisto di patente di guida – perché gli era stata ritirata nell’aprile del 2019 – gli agenti si sono soffermati sul mezzo.

Incuriositi dall’assenza della targa del ciclomotore – fino al 1993 i motocicli con basse potenza e cilindrata non erano infatti tenuti ad averne una – gli agenti hanno quindi deciso di indagare più a fondo.

Un viaggio lungo 34 anni

Comunicando il numero di telaio ai colleghi della centrale operativa per cercare riscontri nei database in uso alle forze dell’ordine, gli agenti hanno appreso la singolare storia che stava dietro al motorino.

Tramite le banche dati, infatti, gli agenti sono risaliti ad una denuncia presentata nel lontano novembre del 1986 da un abitante del comune di Loano, in provincia di Savona.

L’uomo – classe 1946 e allora quarantenne – non trovando più il proprio Piaggio Ciao di colore bianco si era recato dai Carabinieri per sporgere denuncia per furto, purtroppo senza ottenere risultati. O almeno – sorprendentemente – fino ad ora, con il ritrovamento del mezzo rubato a più di 34 anni e 1000 chilometri di distanza.

Rimane chiaramente sconosciuto l’autore del furto. Naturalmente impossibile che si tratti del ventottenne di Avetrana, che all’epoca non era nemmeno nato, il quale tuttavia ha subito il sequestro del mezzo e denunciato per il reato di ricettazione.

Foto in alto: Wikipedia; autore: Alsal65; immagine modificata, licenza Creative commons