Se ci fosse un guinness dei primati per le multe, questo abitante di Domodossola senza dubbio concorrerebbe per il primo posto in classifica: 50 mila euro di multa. La vicenda ha dell’incredibile e sembra più una scena di un film che un episodio realmente accaduto.
Una multa da record
Tutto ha inizio quando i vigili urbani di Domodossola fermano un uomo su un motorino. Quello che balza agli occhi è la targa finta, fatta a mano e ovviamente non regolamentare. Fino a qui niente di eclatante. Col passare dei minuti, la posizione dell’uomo però peggiora in maniera clamorosa. L’uomo era sprovvisto del certificato di circolazione e dell’assicurazione.
Dagli archivi in possesso dei vigili, emerge che l’uomo non poteva guidare perché gli era stata revocata la patente. Ma non finisce qui. L’uomo, ormai scoperto sotto tutti i punti di vista, si è rifiutato di assumere la custodia del veicolo sottoposto a sequestro contravvenendo ancora una volta al codice della strada. I vigili non hanno potuto fare altro che segnalare tutte queste effrazioni e in assenza di eventuali ricorsi (e se l’uomo non pagherà la somma entro i canonici 5 giorni) il verbale notificato ammonterà alla cifra record di 49.546 euro.
Quando le contravvenzioni superano la fantasia
Non è la prima volta che assistiamo a contravvenzioni così salate. Solo qualche mese fa un centauro francese si era reso protagonista di un caso anch’esso memorabile: per ben 125 volte, è passato davanti all’autovelox e ha mostrato il dito medio. Un gesto reiterato e sconsiderato che gli è costato 20 mila euro di multa e la sospensione della patente.
Non è stato semplice per la gendarmeria riuscire a risalire all’identità del motociclista, ma dopo diversi mesi l’operazione è andata a buon fine. Le forze dell’ordine addirittura hanno festeggiato l’evento con un post pubblicato sulla pagina Facebook del dipartimento di Tarn-et-Garonne, nell’Occitania. Eloquente il titolo: “Il motociclista amante dei radar“, subito condiviso da decine di utenti.