Andrea Gianello è cresciuto con la passione per i motori e per la scuderia di Maranello sin da piccolo. Il 28enne, che lavora come meccanico per la nota azienda Bertolaso, ha rifiutato un posto in Ferrari. Il motivo? Una paga troppo bassa rispetto ai costi che avrebbe dovuto sostenere.
Andrea Gianello e il sogno di entrare in Ferrari come meccanico
Andrea Gianello è un eccellente meccanico con un sogno nel cassetto: quello di lavorare in Ferrari. Dopo aver superato tutti i passaggi per la selezione è riuscito a realizzare il suo desiderio, ottenere un posto nella scuderia di Maranello.
Intervistato al quotidiano L’Arena, il ragazzo dichiara: “Non mi sembrava vero, quando ho messo piede in una delle fabbriche automobilistiche più celebri del mondo. Sentivo una grande emozione e non vedevo l’ora di dire a tutti che avrei lavorato in Ferrari. Ho anche visto il nuovo SUV Purosangue in anteprima“. L’assunzione era, dunque, cosa fatta e tutto il resto sembrava una formalità ma qualcosa non è andato nel verso giusto per Andrea Gianello.
Andrea Gianello rifiuta il posto in Ferrari per la paga troppo bassa
Dopo un primo momento di gioia ed entusiasmo, Andrea Gianello ha fatto letteralmente i conti con l’offerta lavorativa di Ferrari. La scuderia di Maranello avrebbe dato al giovane meccanico uno stipendio di 1.700 lordi, molto meno rispetto a quelli che il 28enne riceve nell’attuale posto di lavoro. Contando le ore lavorative previste, il costo degli spostamenti o dell’eventuale trasloco più le spese… Be’, forse non ne vale tanto la pena, anche se si tratta del sogno di una vita.
A malincuore, e ovviamente non senza dispiacere, Andrea Gianello è arrivato alla conclusione di dover rifiutare il lavoro offerto dal team cavallino. Ai microfoni di L’Arena, il giovane meccanico dichiara: “Sono sempre stato un ragazzo che sogna, ma tiene i piedi per terra. Non ho paura del rischio però prima di fare certi passi bisogna pensare con maturità, tenendo conto degli aspetti positivi e negativi di un progetto. Purtroppo, a quanto pare, a noi giovani l’Italia offre poco: è più conveniente andare a lavorare all’estero”. Poi conclude: “Il sogno di arrivare un giorno a lavorare in Formula 1 non è comunque svanito. Chissà, forse un giorno potrei trovare posto alla Red Bull“.
Leggi anche:
Ferrari, calo per F1-75: Leclerc lontano dalla vittoria del Mondiale 2022
Marc Priestley accusa Alonso: “Pagava per battere Hamilton”
GP di Aragon: Marquez semina il panico in pista, Bastianini vince