Era solo questione di tempo. Google Maps, quando era nato, si era proposto di mappare il mondo e ora è molto vicino. Il colosso tecnologico è vicino alla copertura del 100% della parte del globo terreste abitato. Un risultato incredibile che certifica e consolida la presenza di Big G nel panorama mondiale.
Google Maps ha coperto quasi tutte le aree in cui viviamo
Le cifre del Cnet raccontano di numeri incredibili: attraverso l’applicazione Earth, Google Maps ha catturato 36 milioni di miglia quadrate di immagini satellitari in alta definizione. La cifra è incredibile perché corrisponde alle aree in cui vive il 98% della popolazione mondiale.
Un discorso simile va fatto anche per Street View, che ha iniziato la propria attività nel 2004. In questi anni, ha immortalato più di 10 milioni di miglia di fotografie delle strade del globo. Complessivamente sono più di un miliardo le persone che ogni mese sfruttano queste applicazioni, entrate ormai nell’immaginario collettivo come strumento indispensabile per muoversi e visitare il mondo. Come riporta Cnet, Ethan Russel, direttore di Google Maps, ha affermato a proposito: “Le immagini sono al centro di tutto ciò che facciamo. La consideriamo come la base dell’intero processo di creazione di mappe“. Ma le immagini non sono semplici da connettere fra di loro. Infatti, Google utilizza la tecnica della fotogrammetria: una tecnica di rilievo che permette di acquisire i dati metrici di un oggetto tramite l’acquisizione e l’analisi di una coppia di fotogrammi stereometrici. Una soluzione all’avanguardia che consente di ottenere un risultato eccellente in termini di qualità.
Tecnologia e innovazione per conquistare il mondo
Non si diventa colossi della tecnologia per caso. Bisogna essere capaci di seguire la tecnologia e di adattarla alle situazioni contingenti. Google ha sempre dimostrato di essere all’avanguardia e per catturare più immagini possibili sfrutta le tecniche più disparate, come le automobili dotate di fotocamere capaci di scattare foto da diverse angolazioni e che offrono quindi prospettive diverse.
I luoghi del mondo però non sono tutti raggiungibili attraverso le automobili. Le riserve naturali per esempio non consentono una facile esplorazione. Google in questi casi utilizza persone dotate di zaini trekker: zaini dotati di fotocamera compatta e leggera che possono contenere al loro interno un obiettivo montato e altri 3 obiettivi, nonché altri accessori. Però, pare che questi metodi abbiano suscitato molte polemiche, perché ritenute in contrasto con le vigenti regole inerenti alla privacy.