Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Formula 1: Top e Flop di Marzo

Formula 1: Top e Flop di Marzo

Si sono conclusi con il GP di Melbourne, all’Albert Park, gli appuntamenti di Formula 1 per quanto riguarda il mese di marzo. Ecco quindi il momento di capire quali sono stati i top e flop di marzo tra i team di F1 e quali sono le prospettive a partire dal GP di Suzuka in Giappone dal 5 al 7 Aprile anche prendendo in considerazione quelle che erano state le impressioni durante i test di Sakhir.

I team che hanno deluso nel mese di marzo

Proprio partendo da quelli che sono stati i test in Bahrain, ci sono almeno un paio di team che hanno deluso le aspettative generali e dai quali si attendevano se non risultati, quantomeno approcci diversi. Anche molte le conferme tra i flop di marzo, soprattutto per quanto riguarda le scuderie di coda.

Williams

Il team britannico che usciva da un 2023 complessivamente positivo, ha palesemente fallito in queste prime tre uscite sul tentativo di trovare una quadra migliore modificando il proprio progetto. Se non bastassero gli 0 punti in classifica costruttori e piloti a definire quanto male sia andato il mese di marzo per la Williams, ci ha pensato Albon a mettere ancora più in evidenza le difficoltà del team, distruggendo la monoposto durante le prove libere in Australia e condannando così il secondo pilota Sergeant a non prendere parte a qualifiche e gara dell’Albert Park. Un mese veramente da dimenticare e archiviare al più presto.

Alpine

L’avevamo definito “oggetto misterioso di questo 2024“,e il rinnovo del 95% della monoposto, inizialmente pensato con lo scopo di uscire dal centro classifica e puntare a qualcosa in più, ha dimostrato di non essere minimamente in grado di tenere il passo non solo con le aspettative, ma neppure con quel centro classifica dello scorso anno, che a confronto sembra oro colato. Avendo collezionato 0 punti in 3 gare, molte sono le riflessioni che dovranno essere effettuate nel team con alle spalle Renault.

Kick Sauber

L’avevamo già catalogata come la macchina che si era fatta notare principalmente per il colore della livrea nei test e per poco altro di positivo e l’impressione è che nulla sia cambiato. È tra le tre scuderie a 0 punti e come avevamo annunciato, la fase di confusione dovuta al passaggio tra Alfa Romeo e Audi non sta assolutamente giovando al team. L’impressione è che il lavoro da fare sia moltissimo e che lo scopo principale sia far passare più velocemente possibile il tempo che la separa da una pianificazione ben fatta che speriamo inizi a dare risultati dal 2026.

Racing Bulls

Dopo i test di Sakhir la Racing Bulls, sebbene ancora molto indietro rispetto ai top team, sembrava promettere di essere competitiva e di poter essere, almeno in alcune fasi della stagione, il team che avrebbe stupito tutti infastidendo anche Aston Martin e McLaren. Nulla sembra essere in questo momento più lontano dalla verità. I risultati di Tsunoda, ma in particolare di Ricciardo, non hanno fruttato che 6 punti alla scuderia, con un lieve miglioramento in Australia, complice anche la penalizzazione a Fernando Alonso per il brake test che ha causato l’incidente di George Russell.

Mercedes

Non avremmo certamente creduto di vedere Lewis Hamilton in decima posizione con 8 punti (a soli +2 dal debuttante Bearman con una sola gara all’attivo) a questo punto del campionato, né di trovare una Mercedes con gli stessi punti della Aston Martin, inizialmente inserita tra i flop dopo i test di inizio stagione.

Il team, che aspirava a creare problemi alla Red Bull e che veniva da una stagione da secondo team, ha largamente tradito tutte le aspettative e si trova molto distante dalla sua diretta concorrente per il ruolo di seconda forza del mondiale, ben lontana anche dal poter creare qualsiasi tipo di disturbo a Verstappen e Perez.

Certamente non ha brillato il Lewsi Hamilton, forse distratto dalla prospettiva di ritrovarsi alla guida della Ferrari, ma l’impressione generale è che una buona metà delle scuderie collegate a Mercedes, stiano avendo risultati al di sotto delle aspettative. A questo punto qualche Ferrarista potrebbe legittimamente chiedersi se sostituire Sainz con il pilota inglese sia veramente una buona idea.

I team che hanno convinto nelle prime tre gare di F1

Arriviamo dunque ai team top, quello che in queste 3 gare hanno convinto o che quantomeno hanno dimostrato un miglioramento netto dai test in Bahrain a oggi e che possono ancora dire la loro in qualche modo in un mondiale lungo come quello in corso almeno nel loro segmento di competizione.

Red Bull

Se dimentichiamo per un istante il problema ai freni accusato dalla RB20 di Max Verstappen, e la prestazione non particolarmente brillante di Perez in Australia, la Red Bull sarebbe l’unica contendente a vincere il Mondiale di questo 2024. La macchina, pur molto cambiata, ha mostrato una solidità importante, un passo gara al limite dell’incredibile, e una capacità di andare in pole position tanto regolare da fare impressione. La Red Bull rimane la monoposto da battere e con Verstappen al volante il gap è ancora più evidente. Con due doppiette nelle prime due uscite, c’è davvero poco da discutere. Fortuna che ci ha pensato l’Australia a far sognare tutti gli appassionati, nella speranza di vedere almeno una stagione combattuta e sempre sul filo.

Ferrari

Parlar male di questa Ferrari è pressoché impossibile, soprattutto se paragonata a quella singhiozzante e irrequieta dello scorso anno. La monoposto è finalmente tanto affidabile da portare a punti anche un pilota alla prima uscita ufficiale, anche se talentuoso, come Bearman e mostra delle prestazioni veramente molto buone e continue, soprattutto se si dimentica il confronto con Red Bull. Delle scuderie “normali” è la più avanti, e lo ha dimostrato ampiamente in Australia, dove senza Verstappen, ma nei primissimi giri anche con lui in pista, si è saputa imporre senza troppa fatica, riportando finalmente una doppietta dopo più di due anni. Al momento il confronto con Mercedes è largamente vinto, anche se forse continuare a vedere Sainz come miglior pilota del Cavallino Rampante, potrebbe non lasciare troppo sereni per la stagione futura e apre a più di qualche domanda sulle scelte effettuato dal punto di vista dei rinnovi.

McLaren

Melbourne e la pista dell’Albert Park non hanno fatto sorridere solo Ferrari. La McLaren, che a inizio stagione sembrava ben messa ma comunque abbastanza inaffidabile sul lungo, ha invece ribaltato tutti i pronostici e si sta delineando, al momento, come terza forza del mondiale di Formula 1. Ancora distante dalle prestazioni di Ferrari, si è comunque saputa prendere il suo posto sopra a Mercedes e Aston Martin arrivando sempre in queste prime tre uscite con entrambi i piloti sopra la decima posizione e centrando anche il primo podio stagionale con Norris, subito seguito da Piastri. Sicuramente una delle sorprese più grandi in positivo per questo inizio di stagione.

Aston Martin

Da quelle che erano le aspettative di inizio stagione, l’Aston Martin ha comunque fatto registrare un rendimento migliore. Non è certo all’altezza della scorsa stagione, ma rispetto a quello che noi stessi avevamo definito un team di centro classifica, l’Aston Martin ha saputo ritagliarsi un suo spazio e, sebbene superate entrambe dalla McLaren per rendimento in questa fase iniziale, si è portata sul passo di Mercedes, che invece partiva con ben altri obiettivi e aspettative assolutamente superiori. Non è un team che possiamo definire top in senso assoluto, ma ha affrontato il mese di marzo con i due piloti quasi sempre a punti, anche se a volte con qualche fatica in più.

Haas

mettere Haas tra i top di marzo è un po’ il nostro azzardo, ma se consideriamo solo ed esclusivamente l’evoluzione dai test di Sakhir fino all’Australia, tra i team di coda è stato quello che si è dimostrato più costante e affidabile, collezionando appena 2 punti in meno della Racing Bulls, che sembrava poter invece competere a livelli più alti. La vettura continua a essere gestibile, tendenzialmente lenta, ma ha mostrato un lento crescendo che ha portato Hulkenberg e Magnussen spesso vicini alla zona punti. Anche in questo caso l’Australia ha segnato, per ora, il punto più alto della stagione, ovviamente sempre fermo restanto che le aspettative in Haas erano di far parte degli ultimissimi team della classifica.

È ovviamente presto per parlare in linea generale di questo mondiale, ma molto sono state le sorprese in questi primi Gran Premi di Formula 1 2024 e molti team dovranno aggiustare il proprio percorso se non vorranno definitivamente tradire le aspettative di inizio stagione. Si avvicina la fase della stagione in cui i rendimenti saranno più chiari a tutti e scopriremo chi veramente potrà cercare di aspirare a qualcosa in più.