Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Top e Flop dei Test F1 in Bahrain

Top e Flop dei Test F1 in Bahrain

La scorsa settimana, dal 21 al 23 Febbraio abbiamo assistito alla classica kermesse dei test F1 in Bahrain, sulla pista di Sakhir, che ci hanno fornito un’anteprima delle prestazioni delle scuderie in vista della stagione 2024, abbastanza evidenti già dal primo e dal secondo giorno. Vediamo quali sono stati i punti di forza e di debolezza emersi durante questi giorni intensi di prove per ciascuna scuderia, a iniziare da quelle che hanno deluso maggiormente, per culminare sui top team.
I test hanno fornito un’analisi approfondita delle prestazioni delle scuderie, alimentando l’entusiasmo e le aspettative per la stagione 2024. L’osservazione attenta delle dinamiche in pista ha rivelato chiaramente quali team potrebbero emergere come protagonisti e chi potrebbe dover fronteggiare delle difficoltà.

I Flop dei Test di Sakhir

In questo gruppo finiscono inevitabilmente quelle scuderie che si sono mostrate in difficoltà sotto vari punti di vista, o che risultano particolarmente in ritardo con lo sviluppo della monoposto. Vediamo quali sono.

Haas

La grande rivoluzione ai vertici di scuderia, con il passagio di consegne tra il vulcanico Günther Steiner e il nuovo team principal Ayao Komatsu, è forse l’unica vera novità in casa Haas. Infatti, il team statunitense ha pagato grosse difficoltà di sviluppo a causa di un aggiornamento nel 2023 che ha rallentato lo studio della monoposto 2024 e che sembra non aver prodotto affatto cambiamenti significativi. In pista la vettura si è mostrata gestibile ma lenta, anche in virtù dei test che si sono concentrati esclusivamente sui long run con elevato carico di benzina.

Sauber

La nuova Stake F1 Team Kick Sauber ha attirato grande attenzione del pubbllico per la livrea verde, molto appariscente, e poco altro. La ex Alfa Romeo e futura Audi si trova palesemente in una fase di importante transizione che durerà circa 2 anni. Non si è mostrata problematica in pista, ma sembra comunque destinata al fondo della classifica per quanto riguarda le prestazioni sia sul tempo veloce che di long run.

Williams

Esce da un 2023 da settima scuderia, ma ha voluto modificare il proprio progetto per essere competitiva non solo sulle piste con lunghi rettilinei e curve lente. Paga uno sviluppo che ha avuto più di qualche ritardo e anche nei test ha fatto pochi giri inanellati, testando minimamente i long run. Tali scelte sono figlie di un progetto di scuderia dichiaramente lanciato verso il 2026. Secondo i piloti la monoposto è migliorata, ma ci sono altre scuderie che potrebbero farsi avanti in classifica.

Alpine

Vero e proprio oggetto misterioso di questo 2024, con una vettura che è stata rinnovata per il 95% con lo scopo di uscire dal centro classifica e puntare a qualcosa in più. Non ha assolutamente convinto in pista mostrando problemi di grip e fatica da parte dei piloti per gestirla con apparenti problemi di deportanza. Non un bel risultato quando si ha alle spalle un colosso dell’automotive come Renault.

Aston Martin

Sembra scivolare indietro rispetto all’inizio dello scorso anno sul piano delle prestazioni, anche se a essere onesti è necessario considerare anche le false partenze delle altre scuderie per la stagione 2023 che l’hanno molto esaltata. La AMR24 è sembrata molto docile nelle mani dei piloti con una buona solidità, ma lontana dal potersi inserire tra i top come outsider. Non è da escludersi un ritorno al centro classifica.

Le 5 Scuderie Top nei Test F1 in Bahrain

Oltre ad avere una sorpresa, nei top 5 ritroviamo chiaramente i primi 3 classificati della scorsa stagione e quelle scuderie che hanno mostrato qualcosa di interessante, almeno in questa primissima fase di stagione,

McLaren

Partita dalle retrovie nel 2023 aveva poi concluso in rimonta con un’importante crescita del progetto che aveva anche creato grandissima attesa per il 2024. Molto efficace in uscita di curva e con un passo gara mediamente convincente, mantiene purtroppo l’incognita sull’affidabilità anche a livello di frizione, tallone d’Achille che può ovviamente cambiare una stagione intera. Potrebbe essere una rivelazione per la stagione 2024, a patto di riuscire a tenere a freno problemi tecnici che in F1 sono sempre più rari.

Racing Bulls

Enorme il salto in avanti effettuato dalla scuderia ex Minardi, Toro Rosso e Alfa Tauri. Intensificate le sinergie con Red Bull, e mostrando una monoposto a tratti molto simile alla RB19, ma anche molto personale per alcune scelte, Racing Bulls presenta un maggiore livello di sofisticazione e anche se non sembra poter essere di disturbo alle top 3, sicuramente avrà l’occasione di farsi notare e di stupire.

Ferrari

La SF24 è nata sotto una buona stella e lo aveva già notato Charles Leclerc dopo i primissimi giri a Fiorano. Un’ottima prova quella dei test a Sakhir con una macchina dall’alta guidabilità e prevedibilità nei confronti dei continui cambiamenti minimi esterni. Anteriore preciso e posteriore stabile con una migliore gestione delle gomme come si è già visto nei long run. Con questa macchina la Ferrari si candida ad essere la seconda forza della stagione 2024, leggermente in vantaggio sulla Mercedes, almeno in questo inizio di anno.

Mercedes

Finalmente con la W15 la Mercedes ha avuto il coraggio di cambiare filosofia progettuale, avvicinandosi in alcuni aspetti a quella che era la Red Bull 2023 e aggiungendo un forte tocco individuale per quanto riguarda soluzioni interessanti e inedite. La scuderia di Stoccarda è quella che si è nascosta di più tra i top team, optando per un programma di test molto diverso dai concorrenti. La monoposto ha mostrato alcuni problemi di gioventù in pista a livello di stabilità e in alcuni momenti è sembrato che limitasse lo spunto del pilota in ingresso di curva, con un importante sottosterzo nel cambio di direzione. Molto interessanti i long run mostrati, che potrebbero effettivamente metterla in lotta con la Ferrari.

Red Bull

Si conferma con Max Verstappen la monoposto da battere. Nonostante alcune perplessità iniziali per quanto riguardava il cofano motore simile alla W14 con i “bazooka” con il primo pilota ha dimostrato di essere ancora sola al comando con tempi eccezionali riproposti anche per 15 giri consecutivi, dimostrazione di un passo gara da top assoluto. Meno entusiasmante le prestazioni di Perez che si è mostrato più esitante e che se non rendesse al massimo potrebbe aprire uno spiraglio di cambiamento almeno per la classifica costruttori del 2024.

Il confronto tra le prestazioni di punta e le difficoltà riscontrate in questi test ha offerto uno spettro completo delle sfide e delle opportunità che le scuderie dovranno gestire nel corso del campionato. I test F1 in Bahrain hanno funzionato a tutti gli effetti come un prologo avvincente, offrendo uno sguardo approfondito alle dinamiche del campionato. Ora, con le informazioni acquisite, le scuderie si preparano a varcare la linea di partenza del primo gran premio, dove il vero confronto inizierà, portando con sé l’emozione e l’incertezza che caratterizzano ogni nuova stagione di Formula 1. Dovremo comunque attendere realisticamente almeno due o tre Gran Premi, per comprendere realmente quali saranno i valori in campo.