Archiviata la prima giornata di test Formula 1, ci apprestiamo a raccontare e comprendere al meglio quello che è successo durante il preziosissimo secondo giorno di test in Bahrain e vedere come le scuderie si comporteranno, iniziando a svelare un po’ di più le strategie di questi tre giorni che servono sia a completare il lavoro fatto fino a questo momento, che a dimostrare di poter essere finalmente competitivi, se non per il mondiale 2024, almeno per alcuni gran premi.
Riepilogo del primo giorno
Già ieri abbiamo potuto largamente apprezzare il lavoro fatto su moltissime monoposto. La Red Bull di Max Verstappen, rimasto in pista tutta la giornata, si è confermata mostrando un buon passo sia nel miglior tempo in pista che sul potenziale passo di gara. Non ha deluso la Ferrari che ha comunque dimostrato un ritardo limitato sul miglior giro rispetto alla Red Bull e una simulazione di gara segnata da una prestazione stabile e in apparenza molto affidabile, anche se è possibile già notare il gap con i campioni in carica.
Pochi i giri effettuati da Mercedes, con tempi da migliorare e probabilmente qualche problema tecnico, che ha anche scelto di non far neppure scendere in pista Lewis Hamilton, che sarà quindi il più atteso della giornata di oggi. Molto bene la McLaren di Lando Norris che ha segnato il secondo miglior tempo e la Racing Bulls di Daniel Ricciardo che potrebbero essere gli outsider della stagione 2024 anche se lo stesso pilota di Racing Bulls nutre qualche dubbio che possano avere un impatto importante come Aston Martin all’inizio della passata stagione. Vedremo se questa giornata sarà confermare le impressioni della prima o se viceversa andrà a mischiare le carte in gioco.
“La nostra macchina non è una seconda Red Bull. La sento bilanciata, il telaio mi piace. Dobbiamo trovare più carico aerodinamico. Non penso che saremo competitivi al primo GP come lo fu Aston Martin all’inizio dell’anno scorso. Spero che potremmo essere da top 10, serve tempo per trovare la velocità per puntare più in alto” – Daniel Ricciardo
Test della mattina
Nella mattina di questo secondo giorno di test sono scesi come sempre 10 piloti, tra gli altri Charles Leclerc per la Ferrari, Lewis Hamilton per la Mercedes e Sergio Perez con la Red Bull.
Come per la prima giornata, le scuderie seguiranno strategie differenti tra loro per confermare determinati setting, l’usura delle gomme e ulteriori dati tecnici che raccoglieranno per comprendere i tempi sul giro veloce, tempi di long run e molto altro. Da oggi però le direzioni sicuramente iniziano ad allinearsi per arrivare poi alla giornata di domani a essere certamente più vicine con obiettivi e prove comuni.
La Red Bull di Perez non ha fatto furore nella sua prima uscita in Bahrain, a differenza di quanto visto ieri con Verstappen, anche se come già detto per la prima giornata, non conosciamo esattamente quali condizioni la scuderia possa aver testato ieri e quali oggi. In particolare facciamo riferimento al carico di benzina (che influisce enormemente sul peso delle monoposto) e setting tecnici di vario tipo. Da registrare comunque pochi giri per la Red Bull in questa mattinata.
Nella scuderia austriaca è molto attesa la conferenza stampa di Horner che parlerà dei test e del suo futuro come team principal.
Molto bene la Ferrari con Charles Leclers che ha stabilito il giro più veloce e che era in un bell’inizio di long run quando ha urtato un tombino in curva 11, precedentemente sollevato dal passaggio della Mercedes di Lewis Hamilton causando così una lunga bandiera rossa che ha fatto anticipare la pausa tra le 11:00 e le 12:00 italiane e riprendere in anticipo la sessione del pomeriggio. Qualche danno per il fondo Ferrari che ha impegnato a lungo i meccanici nei box.
Pilota più atteso di questa giornata di test era proprio Lewis Hamilton all’ultimo anno con Mercedes e pilota Ferrari per la stagione 2025. Pur non brillando sulla ricerca del giro più veloce, ha fatto segnare un hammer time in passo gara di 1’36”770.
Test del pomeriggio
Con i test della mattina che sono stati interrotti alle ore 11 italiane per poi riprendere un’ora dopo, la sessione pomeridiana è stata leggermente spezzata e dal ritmo molto differente rispetto al solito.
Ne è esempio il fatto che ci sia stato l’alternarsi di molti piloti, tra cui Charles Leclerc, che, come da programma ha lasciato la pista a Carlos Sainz. Abbiamo comunque potuto apprezzare il lavoro dei test del pomeriggio, con gli aero rakes montati su alcune monoposto tra cui Ferrari.
In questi test, che si fanno sempre più intensi, in molti si sono chiesti quali potessero essere le differenze visive delle monoposto in pista. Grazie all’account della Formula 1, tutti noi appassionati possiamo finalmente vedere esattamente a un anno di distanza come erano e come sono le monoposto delle scuderie.
La sessione pomeridiana ha comunque dato una scossa in contrasto con la breve mattinata e ha fatto registrare tempi davvero molto emozionanti e prestazioni degne di nota da parte della Ferrari, ma anche della Mercedes di Hamilton e infine della Red Bull di Perez.
Fin dalla discesa in pista Carlos Sainz ha fatto registrare tempi ottimi sia dal punto di vista della simulazione gara che di miglior giro molto interessanti, portandosi prima secondo e poi superando anche il compagno di squadra e conquistando la vetta dei migliori giri fino a raggiungere l’eccezionale risultato di 1’29″921.
A poco dalla fine della seconda giornata si posiziona in cima anche Lewis Hamilton, con il secondo tempo assoluto sul miglior giro, poi strappatogli da Perez sulla Red Bull. In finire di sessione pomeridiana inoltre Carlos Sainz ha provato il passo gara con gomme bianche.
Da registrarsi sul totale della giornata un numero molto elevato di giri per la Mercedes, che invece aveva espresso poco nella giornata di ieri, ma anche di Ferrari, che ha girato in totale più di tutte le altre scuderie. I segnali in queste fasi, come abbiamo sempre detto, sono da pesare con moltissima attenzione, ma fino a questo momento tutto fa pensare che Ferrari abbia iniziato a trovare un buon bilanciamento sia in termini di long run, che di giro veloce.
Nel pomeriggio sono arrivate anche le dichiarazioni di Charles Leclerc riguardo la nuova monoposto di Maranello. Rispetto all’anno precedente, il pilota ha sottolineato un miglioramento nel feeling con la macchina, evidenziando un bilanciamento più consistente. Questo rende più agevole lo sviluppo di progetti basati su questa solida base. Tuttavia, Leclerc è rimasto cauto riguardo alla competitività, riconoscendo che la Red Bull continua a essere il punto di riferimento. Nonostante uno step in avanti nella guidabilità, Leclerc ha evidenziato che ci sono ancora alcune caratteristiche da perfezionare e ha concluso affermando che al momento si tratta solo di test e invita alla calma nell’interpretare i risultati.
“Come competitività è difficile capire dove saremo la Red Bull è ancora il riferimento. Lo step in avanti con la guidabilità c’è stato, è più facile portarla al limite e questo è positivo. Ci sono alcune caratteristiche da migliorare, ma questo come sempre. L’anno scorso con le gomme usate le debolezze si sentivano di più, quest’anno il feeling è migliore sul passo gara, ma questo non vuol dire nulla sulla competitività, bisogna restare calmi. Per ora sono solo test” – Charles Leclerc
Risultati e tempi della seconda giornata di test
Si chiude la seconda giornata al bellissimo tramonto di Sakhir con la Ferrari davanti a tutti e con prestazioni che fanno ben sperare anche in vista del passo stagione.
Di seguito tutti i piloti in ordine di miglior giro, e il totale di giri effettuati:
1. Sainz (Ferrari) – 1’29”921 (84 giri)
2. Perez (Red Bull) -1’30″679 (129)
?3. Hamilton (Mercedes) – 1’31″066 (123)
?4. Norris (McLaren) – 1’31″256 (52)
?5. Ricciardo (RB) – 1’31″361 (88)
?6. Leclerc (Ferrari) – 1’31″750 (54)
?7. Stroll (Aston Martin) – 1’32″029 (96)
?8. Ocon (Alpine) – 1’32″061 (78)
?9. Bottas (Kick Sauber) – 1’32″227 (97)
?10. Piastri (McLaren) – 1’32″328 (35)
?11. Sargeant (Williams) – 1’32″578 (117)
?12. Alonso (Aston Martin) – 1’33″053 (31)
?13. Zhou (Kick Sauber) – 1’33″715 (38)
?14. Gasly (Alpine) – 1’33″804 (33)
?15. Magnussen (Haas) – 1’36″611 (93)
?16. Hulkenberg (Haas) – 1’37″509 (31)
?17. Tsunoda (RB) – 1’38″074 (40)
Questo secondo giorno, iniziato certamente in modo più lento e con una sgradevole bandiera rossa, sia per gli addetti ai lavori che per gli appassionati, ha recuperato vigore durante la sessione del pomeriggio grazie alla sfida portata a distanza tra Ferrari, Mercedes e Red Bull.
Per certo si inizia a intravedere il lavoro dei team, che culminerà nella giornata di domani in cui i test saranno molto simili tra tutte le scuderie e potrebbero iniziare a lasciare qualche indizio in più su cosa aspettarsi durante i primi Gran Premi.