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Primo giorno di test Formula 1: tempi e risultati

Primo giorno di test Formula 1: tempi e risultati

Dopo la presentazione dei top team come Ferrari, Mercedes e Red Bull, tornano ad accendersi i riflettori sui Test Formula 1 con il primo giorno in Bahrain con una doppia sessione, mattutina e pomeridiana dalle ore 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 17:00 italiane.

La giornata di oggi sarà dedicata a una serie di prove aerodinamiche e di setting importanti per capire sia se il lavoro fatto porterà ai risultati sperati, che per fare tutta una serie di modifiche che potrebbero essere preziose già dal primo GP del Bahrain del 2 Marzo.

La Red Bull, emersa come protagonista nel recente passato, ambisce a mantenere il suo dominio, mentre squadre come Mercedes, Ferrari, McLaren e la stessa Aston Martin sperano di aver almeno ridotto il divario competitivo per mettere in dubbio il dominio della casa austriaca.

Il periodo di test pre-stagionali è cruciale per valutare le prestazioni delle vetture, mettendo alla prova l’affidabilità dei componenti e fornendo ai team preziose indicazioni sulla messa a punto e sulle strategie di gara. Tutti i setting aerodinamici, come l’altezza dell’auto, la lunghezza del puntone per le sospensioni push rod, o del tirante per la sospensione pull rod come anche la scelta delle gomme, saranno utili a comprendere in quali determinate condizioni le monoposto danno il loro meglio.

Prima di parlare dei risultati è importante contestualizzare le prestazioni delle monoposto. In particolare in questa prima giornata di test non è tanto il tempo delle diverse scuderie da mettere a confronto, quanto i tempi rispetto allo scorso anno, soprattutto nei setting di passo gara. Ogni team infatti si presenterà in pista con una propria strategia e non necessariamente vedremo i giri più veloci per tutte le monoposto, soprattutto per quanto riguarda la sessione mattutina che può esprimere anche qualche secondo di ritardo rispetto ai tempi qualifica della stagione precedente. A incidere ulteriormente sui tempi dei test ci sono anche i carichi di benzina e la tipologia di gomme scelte che non necessariamente saranno poi quelle definitive per il Gran Premio del Bahrain che solitamente vede le C2 come scelta più frequente.

Quello che ci si aspetta da questi test è un chilometraggio molto elevato da quasi tutte le scuderie, perché sarà fondamentale massimizzare le modifiche e le risposte già dal primo giorno. Ricordiamo inoltre che saranno 10 piloti a uscire la mattina dai box e 10 durante i test del pomeriggio, uno per ciascuna scuderia.

Test della mattina

I test mattutini si sono aperti con in pista Charles Leclerc per la Ferrari, Max Verstappen per Red Bull, Fernando Alonso per Aston Martin e George Russell per Mercedes.

Fin da subito la Red Bull di Max Verstappen ha fatto segnare i migliori tempi in pista, anche se come spiegato il dato è solo parzialmente indicativo, ed è riuscito a scendere sotto il tempo di 1’33”, che è a tutti gli effetti un dato molto interessante anche se assolutamente non definitivo ma che si combina con una costanza sui tempi espressi in questo primo giorno di test per quel che riguarda la simulazione di gara.

Buoni, al netto di quelle che possono essere le strategie, anche i tempi di Ferrari a +0.699 per quanto riguarda il miglior giro, che ha puntato sulla strategia di fare molti giri già in questa mattinata evidentemente per vedere anche la resa della monoposto su un chilometraggio prolungato. Buoni segnali anche sulla costanza dei tempi medi, che sembrano essere molto costanti anche se in calo verso la fase finale dei test.

Terzo tempo per Fernando Alonso con Aston Martin che si distanza a +0.837 da Red Bull, ovviamente per quanto riguarda questa fase di test anche in questo caso con una strategia da più di 60 giri in questa sessione. Molto accentuato il calo per la sua Aston Martin sul finale, che è andata oltre il tempo di 1’40”.

Molto più in ritardo in questi test la Mercedes di George Russell che si posiziona a +1.682 dietro alla McLaren di Piastri, che ha fatto registrare un passo molto costante e in miglioramento verso la fine e la Racing Bulls di Tsunoda. Pochi giri per la Mercedes, ma apparentemente buona la costanza di Mercedes con molto giri intorno al tempo di 1’38”

Quelle che sono state le evidenze assolute in questa mattinata della prima giornata di test riguardano un cedimento della copertura del muso di Red Bull, certamente a causa dell’alleggerimento della monoposto e qualche difficoltà di Mercedes, che potrebbe aver avuto conseguenze sul numero di giri effettuati.
Sempre in casa Mercedes è stata ancora più evidente la differenza del quarto elemento dell’alettone frontale che ha fatto tanto discutere in termini di regolamento. Se infatti la FIA ha imposto che le scuderie collegassero tutti e quattro gli elementi dell’alettone al musetto della monoposto, Mercedes è riuscita a farlo con una porzione minima di carbonio, così da creare uno spazio maggiore sulla zona centrale vicina al muso, con lo scopo di portare maggiore aria in quella zona della monoposto.

Per quanto riguarda i rendimenti complessivi, la Red Bull e la Racing Bull spiccano nella mattinata con un ipotetico passo gara migliore, anche se non conosciamo chiaramente quelli che sono i setting aerodinamici provati e i pesi caricati dalle scuderie.

Tra gli eventi più interessanti della mattinata di prove, ricordiamo il sorpasso di Verstappen su Leclerc, anche se ovviamente privo di qualsiasi tipo di significato per i motivi di cui abbiamo già ampiamente parlato.

Questi i tempi delle prove della mattina:

Max Verstappen – Red Bull – 1:32.548
Charles Leclerc – Ferrari – +0.699
Fernando Alonso – Aston Martin – +0.837
Oscar Piastri – McLaren – +1.110
Yuki Tsunoda – Racing Bulls – +1.588
George Russell – Mercedes – +1.682
Valtteri Bottas – Sauber – +1.883
Alexander Albon – Williams – +2.039
Esteban Ocon – Alpine – +2.129
Kevin Magnussen – Haas – +3.144

Test del pomeriggio

Nel pomeriggio c’è stato un crescendo di emozioni per quel che riguarda i tempi migliori. Molte le scuderie hanno testato l’overheating delle gomme C3 per il Bahrain mentre alcune scuderie come Haas hanno testato anche gomme C1 per cercare di comprendere al meglio l’atteggiamento della monoposto sul long run.

Dopo la pausa sono arrivate anche le prime impressioni dei team, tra cui Toto Wolff che ha parlato così della Mercedes W15:

Come va la W15? È una base migliore del 2023, i piloti dicono che c’è possibilità di lavorarci sopra, l’anno scorso la macchina era difficile da capire.

Subito in pista nei test pomeridiani la Ferrari di Carlos Sainz che si è distinto per il secondo miglior tempo veloce con soli 36 millesimi dal miglior tempo di Max Verstappen della mattina, anche se poi sono stati entrambi superati dalla McLaren di Norris che ha invece strappato il miglior tempo a 64 millesimi di vantaggio sul giro più veloce. Ridisegnata la top 5 con Norris, Verstappen, Sainz, Leclerc e Ricciardo, di nuovo stravolta pochi minuti dopo dal ritorno in pista di Verstappen che ha mostrato nuovamente la forza di Red Bull con il miglior tempo di 1’31”662.

La prima giornata di test si conclude dopo un fantastico tramonto a riflettori accesi e vede i migliori tempi totali tra mattina e pomeriggio in questo ordine:

Max Verstappen – Red Bull
Lando Norris – McLaren
Carlos Sainz – Ferrari
Daniel Ricciardo – Racing Bulls
Pierre Gasly – Alpine
Lance Stroll – Aston Martin
Charles Leclerc– Ferrari
Fernando Alonso – Aston Martin
Oscar Piastri – McLaren
Guanyu Zhou – Sauber
Logan Sergeant – Williams
George Russell – Mercedes
Yuki Tsunoda – Racing Bulls
Valtteri Bottas – Sauber
Alexander Albon – Williams
Esteban Ocon – Alpine
Kevin Magnussen – Haas
Nico Hulkenberg – Haas

Nessun test quindi per Lewis Hamilton con Mercedes e Sergio Perez di Red Bull

Per chi come noi ha seguito i test è difficile negare il ritorno alle emozioni che solo la stagione di Formula 1 può dare, tuttavia è decisamente presto per sbilanciarsi e dire quali potrebbero essere le monoposto più vincenti di quest’anno. Per il momento è un piacere vedere che comunque sono molte le scuderie che hanno espresso almeno in apparenza un buon lavoro nei test e questo fa ben sperare per un mondiale combattuto sotto ogni punto di vista. È comunque un punto fermo che sia la Red Bull la monoposto da battere, anche se prima del 2 marzo molto può ancora cambiare.
Non resta che attendere i prossimi giorni di test (giovedì 22 e venerdì 23) e cogliere eventuali segnali più netti, che certo non ci si aspettava nella prima giornata.