L’invenzione della ruota è considerata una pietra miliare nella storia della tecnica e dell’umanità. La realizzazione della gomma che non può bucarsi sembra avere una portata parimenti epocale, soprattutto per chi viaggia in bici. Il progetto nasce da un’idea semplice quanto geniale: se il rischio di foratura dipende dalla camera d’aria, perché non eliminarla?
Fenomenologia della rivoluzione
La fisionomia di questo pneumatico 2.o è curiosa: guardando le immagini ci si accorge che è già bucata. Sul fianco del copertone vi sono innumerevoli buchi, all’apparenza per nulla resistenti. Eppure il segreto che si cela dietro questo ritrovato tecnologico è nella miscela, costituita da un dedicato mix di polimeri che offrono aderenza – anche sul bagnato – e bilanciamento, oltre che resistenza e longevità pari se non addirittura superiori alle classiche controparti. I vantaggi, dunque, non si limitano alla semplice assenza della possibilità di bucare ma anche al fatto che non sia più necessario gonfiare la ruota. Risultano, inoltre, anche più leggere dello standard in commercio.
Una groviera studiata a tavolino
I buchi presenti nello pneumatico sono inoltre posizionati strategicamente per ridurre al minimo le turbolenze e conseguentemente offrire meno resistenza al vento. I fori sono calibrati e progettati alla perfezione per percorrere chilometri e chilometri senza che un chiodo o un oggetto appuntito vi possa entrare o penetrare la gomma.
Dove acquistarle e a quale prezzo
Le gomme di ultima generazione sono prodotte dalla Nexo, una azienda dello Utah: al momento sono in vendita sulla piattaforma di fund-raising Kickstarter. Il loro prezzo si aggira sui 70 euro per il pacchetto che fornisce due gomme Nexo Tire, applicabili anche a bici da corsa e mountain bike. È possibile acquistare il kit completo per un prezzo superiore, o personalizzarlo in base alle proprie necessità. La casa stima una durata di quasi 5mila km per la versione base e 8mila km per la versione integrale.
