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Alonso, l’ultimo samurai della Formula Uno: 17 anni tra alti, bassi, eccessi e speranze

Un pilota romantico

La sua esperienza in Ferrari venne salutata con grande favore dal popolo in rosso. La popolarità di Alonso, d’altronde, aumentava man mano che il suo carattere e le sue qualità trapelavano. Fernando può far leva su un carisma pungente, una personalità caustica e l’amore spassionato per le quattro ruote e per la cultura in generale. Non è un caso che nel paradigma di Ecclestone — F1 uber alles — lui abbia rivolto l’attenzione a categorie snobbate come l’endurance e l’IndyCar. Ad oggi è l’unico pilota che possa concretamente centrare la storica Tripla Corona se nel 2019 dovesse vincere la 500miglia di Indianapolis, avendo già trionfato alla 24Ore di Daytona e al GP di F1 di Monaco.

L’amore con Maranello non durò molto. Pur spingendo una monoposto tecnicamente fragile oltre i suoi limiti tecnici, e giocandosi un clamoroso mondiale nel 2012 (considerato da molti il suo anno migliore), molte tensioni vennero a galla ed il rapporto con la squadra fu definitivamente compromesso. La sua energia inesauribile finì per danneggiarlo, inducendolo talvolta in spiacevoli esternazioni. La storia con la Ferrari finì in burrasca.