L‘E-Prix di Città del Messico incorona il suo primo vincitore. La tappa mesoamericana, che ha aperto finalmente le danze della tanto attesa decima stagione di Formula E, non ha deluso le aspettative e non ha risparmiato emozioni e momenti di suspense, vedendo trionfare il team Porsche di Pascal Wehrlein come leader assoluta di questa neonata stagione.
Se l’attenzione generale era ovviamente rivolta al campione in carica Jake Dennis, grande attesa era anche riservata alle scuderie Porsche e Jaguar che avevano dimostrato nella scorsa stagione ottime prestazioni e che avevano acceso la passione dei tantissimi tifosi, anche se con qualche inconveniente, per la casa vincente, per quel che riguardava il giro secco e quindi la fase di qualifiche che spesso l’aveva costretta alla rimonta in gara.
La pole position dell’E-Prix del Messico 2024
La prima notizia delle qualifiche di questo inizio di stagione è proprio nella prestazione di Porsche sul giro secco di qualificazione, che ha permesso al confermato Wehrlein di aggiudicarsi la prima pole position della Formula E nel 2024 , superando all’ultimo momento i tempi di un ottimo Sebastien Buemi sulla vettura di Envision Racing.
In seconda fila invece la Maserati di Max Gunther, che ha mostrato prestazioni solide, e la Jaguar di Nick Cassidy. Sarà interessante vedere se queste prestazioni saranno continue, ma quel che è certo è che si sono aggiunti preziosi indizi su quello che potrebbe essere l’andamento della stagione appena iniziata soprattutto dal punto di vista delle prestazioni di una delle scuderie più promettenti.
Altra grande novità per quanto riguarda questa prima prova di qualifiche arriva dall’eliminazione nel Gruppo A di Jake Dennis, che lo ha costretto a partire in 14esima posizione a causa di un errore in frenata alla curva 5 durante l’ultimo tentativo di qualifica.
In particolare Wehrlein è stato in grado di distinguersi durante il duello nei primi e terzi settori, accumulando un vantaggio di pochi decimi su Buemi e lasciando poche speranze al pilota svizzero. Nonostante Buemi abbia cercato di recuperare terreno nell’ultimo settore, i suoi sforzi non sono stati sufficienti, costringendolo a cercare di superare la Porsche di Wehrlein al via. Nick Cassidy avrebbe dovuto partire in terza posizione, tuttavia, lui, Jake Hughes e Stoffell Vandoorne sono stati penalizzati per non aver rispettato il regime di bandiera rossa durante la prima sessione di prove libere disputata il giorno precedente. Di conseguenza, il pilota della Jaguar è stato retrocesso in quarta posizione. Sesta e ottava posizione rispettivamente per Hughes e Vandoorne.
Il nuovo formato delle qualifiche della Formula E ha regalato numerosi colpi di scena, con piloti di alto livello esclusi fin dalle prime fasi a gruppi e siamo certi che potrà regalare moltissime emozioni anche i prossimi E-Prix di questa stagione.
La gara che incorona Porsche in Messico
Partito primo, il pilota tedesco di casa Porsche ha avuto un’ottima gestione della gara nonostante l’aggiunta di due giri extra a seguito dell’ingresso della Safety Car per l’incidente di Robin Frijns, tanto da aggiudicarsi nello stesso weekend pole position e vittoria per un totale di 28 punti. Wehrlein è stato completamente a suo agio e ha dimostrato ampiamente la propria capacità nel gestire la situazione dalla prima posizione con il totale controllo dal 23esimo giro, momento in cui pone tra sé e Buemi ben 2”5.
Sfuma invece 1 punto per il giro più veloce in gara che va a Nick Cassidy che può così sommarlo ai 15 ottenuti grazie al terzo posizionamento in gara, centrato con una strategia di Attack Mode perfettamente sfruttata in corsia esterna a differenza di molti altri piloti.
Dal punto di vista tecnico ha fatto tenere il fiato sospeso l’investigazione della direzione di gara per infrazione tecnica legata alla conformità della mappa primaria omologata del pedale dell’acceleratore su Wehrlein e Dennis, conclusasi poi con un niente di fatto che ha confermato pienamente l’ordine di arrivo deciso dalla gara e la prima vittoria del pilota Porsche per questa stagione.
Colpisce in modo particolare dopo questo primo weekend la ridotta utilità dell’Attack Mode. Il boost di potenza non sembra infatti aver influito in modo particolare sulla quantità dei sorpassi, che si sono rivelati pochi e spesso addirittura a danno di chi, obbligato all’utilizzo dal regolamento, è uscito dalla traiettoria migliore senza riceverne un vantaggio pratico, almeno per quanto visto in questo primo E-Prix di Città del Messico. A testimoniare ulteriormente il basso tasso di sorpassi anche l’ordine di arrivo che rimane molto aderente alla griglia di partenza.
L’E-Prix di Città del Messico ha comunque offerto un ottimo livello di spettacolo aprendo una stagione che si rivela sempre più interessante, con il team Porsche che ha dominato l’evento dall’inizio alla fine, a testimonianza non solo delle capacità del team, ma anche del pilota che ha avuto un approccio impeccabile a questa prima gara. La Formula E continua a dimostrarsi una piattaforma cruciale per testare e promuovere veicoli elettrici ad alte prestazioni, sottolineando l’importanza di un approccio sostenibile nel futuro dell’industria automobilistica.