La curva di Ronnie Peterson
Lauda ottenne il suo primo ingaggio in Formula 1 con la March. Aveva venduto le sue eredità e ottenuto dei prestiti bancari per correre in Formula Mini e Formula Vee: vinceva ma non da fenomeno. Ottenne una sessione di test con la March. La sua guida caratteristica era fredda e ragionata, priva di sbavature o di giochi da funambolo, in un periodo dove in F1 gli sfasciacarrozze dilagavano.
Terminata la sua serie di giri, Lauda si appostò con il team manager a ridosso di una curva. Curva che Ronnie Peterson, prima guida della March, percorse attaccando il cordolo e procedendo con una sbandatura controllata. La derapata di Peterson divampò negli occhi di Lauda, che esclamò con franchezza: “Non mi vedrete mai fare quel genere di cose!“.
Considerando la reazione dell’austriaco e l’esperienza di Peterson, il team manager credeva che il tempo di Lauda fosse inferiore di uno o due secondi a quello del rivale. E invece, tornati al paddock, scoprì che Niki era stato più veloce di un decimo e mezzo.