Come abbiamo ampiamente analizzato parlando dei Top e dei Flop del Gp del Giappone, la Ferrari si è ritagliata con grandi prestazioni, e qualche inciampo, il ruolo di seconda forza di questo mondiale di Formula 1.
Ma oggi, dopo i risultati incoraggianti a Suzuka, ecco arrivare da Vasseur campo libero alla tanto attesa svolta aerodinamica Ferrari, che potrà permettere a tutto il team di ambire a qualcosa in più del terzo gradino del podio, anche se con qualche rischio aggiuntivo.
Se da un lato, essere seconda forza del mondiale è un aspetto molto positivo per la casa di Maranello, dall’altro ovviamente rischia di fossilizzare la scuderia nell’impossibilità di vincere. Ecco perché in Ferrari si cerca la scossa che potrebbe mescolare le carte di un mondiale appena iniziato.
La differente resa stagionale fino a questo momento
La Ferrari si trova attualmente, dopo 4 GP, 21 punti dietro la Red Bull, che come sappiamo è un divario importante ma ben lungi dall’essere incolmabile, e ha raddoppiato il proprio punteggio rispetto allo scorso anno, decisamente peggiore sotto il profilo delle prestazioni.
I test di inizio stagione avevano ampiamente coltivato le speranze dei tifosi che desideravano ardentemente un campionato più competitivo ma che fino a questo momento ha visto la sola Ferrari contendere, non sempre, le prime posizioni alla Red Bull. Tutte le altre scuderie sono rimaste nell’ombra, con una Mercedes che attraverso Toto Wolff ha già rinunciato a inseguire Max Verstappen, e con la sola McLaren a tenere un passo più interessante, ma che comunque è lontana dalle prestazioni Ferrari, almeno quanto se non più di quanto Ferrari lo è da Red Bull. Anche Aston Martin che la scorsa stagione aveva acceso l’entusiasmo con un momentaneo secondo posto dopo sole 3 gare si sta mostrando in difficoltà maggiori, nonostante continui a lottare per migliorare le proprie prestazioni.
L’importanza dell’aerodinamica sui risultati
Non è certo un caso se la migliore prestazione delle rosse sia giunto come risultato, speriamo soltanto parziale, di un lavoro aerodinamico volto a creare una macchina competitiva e molto più affidabile e stabile, come dimostrato dall’ottima prestazione anche di Bearman in Arabia Saudita.
Ma se da un lato il lavoro ha dato i frutti sperati, il divario con Red Bull è ancora ampio soprattutto in fase di qualifica, durante la quale il problema di riscaldamento delle gomme sta facendo maggiori danni dal punto di vista dei risultati. Da qui nasce la necessità di fare meglio, anche rischiando qualcosa in più.
La svolta aerodinamica Ferrari
Sebbene le attuali vetture siano destinate a fungere da punto di partenza per i prossimi due anni, l’ingegnere Enrico Cardile aveva sottolineato la necessità di rimanere pronti e flessibili per gli interventi sulla SF-24.
Questo perché il budget cap limiterà significativamente lo sviluppo nel 2025, con l’80% delle risorse che verranno assorbite dalle nuove monoposto del 2026. Ciò richiederà scelte mirate e ben allineate con le prestazioni delle vetture, e nella totale impossibilità di effettuare deviazioni durante questo percorso. Alcuni team, come Alpine e Sauber, hanno già dovuto fare importanti passi indietro per cercare di sbloccare un maggiore potenziale nel medio-lungo termine.
La Ferrari ha modificato il proprio approccio lo scorso anno, sacrificando parte della stagione per questo obiettivo. Allo stesso tempo, Mercedes ha incontrato difficoltà legate agli errori di correlazione, con le aspettative della fabbrica che spesso si scontrano con i risultati in pista.
Tutte le modifiche Ferrari in dettaglio
Il pacchetto di aggiornamenti per Imola sarà il primo dei tre grandi upgrade pianificati per quest’anno e includerà le nuove pance ispirate alla scuola Red Bull.
La SF-24 che vedremo a Imola sarà un’evoluzione significativa, che porterà agli estremi i concetti aerodinamici apparentemente “convenzionali” della vettura di inizio stagione. Potremmo definirla una sorta di “versione 2.0“. La Ferrari adotterà un disegno aerodinamico inizialmente scartato ma successivamente confermato durante le valutazioni parallele. Le bocche di ingresso dei radiatori verranno rovesciate, offrendo un nuovo compromesso per consentire maggiori opportunità di sviluppo.
La SF-24 presenterà anche un nuovo inlet più estremo nelle aperture, che, contrariamente al piano iniziale, riprenderà l’idea del labbro rovesciato della Red Bull, dimostrando la flessibilità di cui parlava Cardile. Questa mossa può sembrare in contrasto con gli approcci di sviluppo adottati dalla Ferrari negli ultimi anni, ma approfondimenti e studi in galleria hanno rivelato guadagni più interessanti del previsto, dovuti ad un effetto camino, che aspira i flussi in transizione verso il posteriore.
Di conseguenza, la Ferrari ha deciso di rimandare il primo pacchetto di aggiornamenti, originariamente previsto almeno in parte già in Giappone, direttamente a Imola. Questa decisione strategica permetterà di implementare le nuove soluzioni in maniera più completa e mirata, sfruttando al massimo i progressi ottenuti nei test e negli studi aerodinamici paralleli.
I nuovi inlet, invertiti rispetto alla soluzione iniziale e basati sul modello RB20, presenteranno una reinterpretazione unica della Ferrari per la SF-24 evoluta, con un’ispirazione anche dalla McLaren, sebbene in modo meno estremo. L’elemento più significativo in termini di prestazioni puramente aerodinamiche sarà il restyling dei convogliatori del fondo, mentre sono in fase di definizione aggiornamenti minori all’ala anteriore, che non verranno anticipati a Miami.
Le modifiche alla SF-24 2.0 includeranno anche aggiornamenti ai deviatori laterali del cockpit. In pista, la SF-24 ha rispecchiato le aspettative degli ingegneri, e se le prestazioni continueranno ad essere coerenti con le previsioni, si prevede un aumento di un decimo di carico aerodinamico e di un decimo e mezzo di efficienza complessiva. L’obiettivo è ampliare le impostazioni della vettura, anche per migliorare le prestazioni nelle qualifiche. Un maggiore carico aerodinamico efficace nelle curve darà ai tecnici la flessibilità di adottare impostazioni meccaniche più aggressive.
Il chiaro intento di questi aggiornamenti è di ridurre il divario dalla Red Bull e mettere pressione a Verstappen, come dichiarato anche da Vasseur.
Sarà la pista a dire se questi aggiornamenti cambieranno veramente le gerarchie fin qui delineate in Formula 1, ma quel che è certo è che la Ferrari sta facendo tutto il possibile per giocare le carte a sua disposizione e portarsi sempre più vicina alla Red Bull.