Torna ancora a vincere Max Verstappen in Arabia Saudita dopo aver centrato la seconda pole position della stagione ed essersi portato in quinta posizione assoluta per primi piazzamenti conquistati durante le qualifiche. Max Verstappen posizionandosi davanti a Charles Leclerc e a Sergio Perez in una sessione di qualifiche che ha avuto come protagonista mediatico Oliver Bearman alla guida della Ferrari a causa dell’appendicite di Carlos Sainz, non lascia moltissimo spazio di interpretazione sull’andamento di questo mondiale, centrando anche la seconda vittoria di questo 2024.
In un Gran Premio iniziato già in difficoltà per la Ferrari, che ha dovuto rinunciare a vedere Carlos Sainz alla guida della monoposto di Maranello, presente oggi ai box, si è accentuata la solitudine di Charles Leclerc che poco ha potuto di fronte alla potenza delle due Red Bull che partivano già in una situazione di vicinanza tale da semplificare la gestione della gara. Ancora una volta, come anche per la terza sessione di prove libere e di qualifiche, l’attenzione degli appassionati è stata catturata dal giovane Bearman che ha fatto del suo meglio all’esordio in una gara ufficiale di Formula 1, ed è andato a punti chiudendo in settima posizione, comunque utili per la classifica costruttori.
Gli eventi più importanti della gara di Jeddah
Tutti i piloti hanno affrontato l’inizio della gara con gomma media, con la sola eccezione di Bearman e Bottas. La gara si è accesa subito con un duello tra Perez e Leclerc che però è riuscito a mantenere la seconda posizione e con Bearman che ha attaccato Tsunoda. Da registrarsi nei primissimi giri anche il sorpasso di Piastri su Alonso e il ritiro di Gasly a causa di un problema al cambio.
Dopo 4 giri si è vista già un passo eccezionale delle Red Bull: Verstappen ha preso subito il largo e una fortissima pressione di Perez su Charles Leclerc che con l’aiuto del DRS ha fatto perdere il secondo posto al pilota monegasco in palese difficoltà nel primo settore. Bearman ha continuato a spingere per portarsi almeno in zona punti senza successo.
Durante il settimo giro si è registrato l’incidente di Stroll che è andato a muro tra la curva 22 e la curva 23, provocando l’ingresso della Safety Car e la bandiera gialla, aprendo anche al primo giro di pit stop.
Al rientro della Safety Car e a 10 giri dall’inizio, i piloti delle prime 5 posizioni erano Norris, Verstappen, Hamilton, Perez, Leclerc con Norris e Hamilton ancora a 0 stop. Il pilota della Ferrari ha avuto una ripartenza non eccezionale che gli ha fatto rischiare il sorpasso da parte di Piastri, in sesta posizione con il pit stop già effettuato. Bel sorpasso di Leclerc al giro 15 sul futuro compagno di squadra Hamilton che non era ancora rientrato ai box.
Questi i primi 10 piloti al ventesimo giro dall’inizio del GP di Jeddah: Verstappen, Perez, Norris, Leclerc, Hamilton, Piastri, Alonso, Russell, Bearman e Hulkenberg con 0 pit stop per Norris, Hamilton, e Hulkenberg. Grandissima già in questo momento della gara la distanza tra Verstappen e tutti gli altri piloti con più di 6 secondi a distanziarlo dal compagno di scuderia.
A 10 giri dalla fine si era già consolidato l’ordine d’arrivo delle prime posizioni. Verstappen, con più di 8 secondi su Perez si era già ampiamente avviato alla vittoria, e i piloti delle prime dieci posizioni si trovavano distanziati in modo regolare in un intervallo quasi mai inferiore ai 4 secondi (sole eccezioni per le distanze tra Alonso e Russell e tra Norris e Hamilton) e a tratti superore anche ai 10 secondi.
Ordine di arrivo delle monoposto a Jeddah
Settimo posto per Bearman, con una primissima prestazione ottima e che fa ben sperare per il futuro di un ragazzo giovanissimo. Buona la prestazione delle McLaren, rispettivamente quarta e ottava con Piastri e Norris, e note positive anche per Leclerc, primo tra i piloti “normali” che fa anche registrare l’ultimo giro più veloce. Di un altro pianeta le Red Bull, che firmano un’altra doppietta che lascia poco spazio alla speranza delle altre scuderie.
Questo l’ordine d’arrivo:
1– Max Verstappen – Red Bull
2 – Sergio Perez – Red Bull
3 – Charles Leclerc – Ferrari
4 – Oscar Piastri – McLaren
5 – Fernando Alonso – Aston Martin
6 – George Russell – Mercedes
7 – Oliver Bearman – Ferrari
8 – Lando Norris – McLaren
9 – Lewis Hamilton – Mercedes
10 – Nico Hulkenberg – Haas
11 – Alex Albon – Williams
12 – Esteban Ocon – Alpine
13 – Yuki Tsunoda – Racing Bulls
14 – Logan Sargeant – Williams
15 – Kevin Magnussen – Haas
16 – Daniel Ricciardo – Racing Bulls
17 – Valtteri Bottas – Kick Sauber
18 – Guanyu Zhou – Kick Sauber
Ritirato – Lance Stroll – Aston Martin
Ritirato – Pierre Gasly – Alpine
Seconda doppietta su due Gran Premi per Red Bull, anche se non delude assolutamente la Ferrari, sia con Leclerc, che con le prestazioni di Sainz e Bearman. Si conferma interessante la McLaren, anche se discontinua, come avevamo anticipato nella nostra analisi, e delude nuovamente Racing Bulls, non riuscendo a dimostrare ancora una volta il proprio potenziale. Sottotono Mercedes, decisamente in ritardo sul passo della Ferrari e ad anni luce dall’imprendibile Red Bull.
Anche se manca moltissimo alla fine della stagione per fare i conti, Red Bull mette in cassaforte 88 punti per la classifica costruttori, contro i 48 punti della Ferrari, e anche sul fronte della classifica piloti, la distanza tra il migliore di casa Red Bull e di casa Ferrari è di ben 25 punti, complice anche l’assenza di Sainz, arrivato terzo in Bahrain.
Appuntamento al weekend del 24 marzo in Australia, per vedere insieme se la pausa aiuterà i team a perfezionare le proprie caratteristiche e le strategie adottate fino a questo momento.